Rai 1 ha puntato su Luisa Ranieri e sulla storia dei migranti italiani negli anni ‘20 per confezionare un grande successo: La Vita Promessa, fiction in quattro puntate diretta da Ricky Tognazzi, ha ottenuto nelle prime due una media di share del 24.8%, in un crescendo che ha visto il secondo appuntamento brillare con il 26.1%. Un riscontro meritato, per un prodotto ben confezionato seppur eccessivamente tragico.
La Vita Promessa: bravi gli interpreti e storia ben costruita
La protagonista Carmela (Luisa Ranieri) fin dai primi minuti ha attirato su di sé tutti i mali del mondo: nell’arco della prima puntata ha visto il marito ucciso da un suo spasimante, il figlio massacrato e reso menomato (da un tentato suicidio) e la figlia data per morta di colera. Poi si è imbarcata alla volta dell’America e, appena arrivata, ha dovuto dividere il letto con un nuovo marito anziano e sposato per procura, combattendo da subito con la malavita, pronta a rovinarle un altro figlio.
L’eccesso di pathos e dramma, però, al pubblico piace moltissimo, perchè ama adottare personaggi disgraziati e sperare nei miracoli. Per questo i telespettatori di Rai 1 hanno preso a cuore la famiglia Carrizzo, ribattezzata Rizzo, lasciandosi coinvolgere dalla triste miseria che la avvolge e dal desiderio di riscatto che la muove.
Questa storia a tinte forti e malinconiche è calata in una scenografia molto bella e curata, così come un grande lavoro è stato fatto dal reparto costumi, ma il grosso de La Vita Promessa lo fanno gli attori, tutti validi e dall’interpretazione coinvolgente.
Ce ne sono alcuni noti, come la Ranieri, Thomas Trabacchi, Lina Sastri e Tony Sperandeo, che sono una garanzia, ed in più Francesco Arca, per la prima volta nei panni del cattivo tormentato, nei quali si rende credibile. Ce ne sono infine altri poco noti che si rivelano grandi sorprese, come Emilio Fallarino, che impersona lo sfortunato e sensibile Rocco, che ha perso la ragione.
1. Gianfranco Sannino ha scritto:
18 settembre 2018 alle 18:01