Storie di vita, aneddoti, testimonianze e ricordi. L’estate italiana raccontata da Francesca Fialdini ed Angela Rafanelli è un itinerario on the road (anzi, on the coast) tra passato e presente. Ad In viaggio con lei, il nuovo access domenicale di Rai 3 in onda per tutto agosto, la bella stagione ed il mare sono – tuttavia – solo un pretesto, uno spunto che consente alle conduttrici di approfondire (in alcuni casi con efficacia, in altri meno) vicende personali legate alle località visitate con telecamere al seguito.

Per certi versi nulla di nuovo, visto che nella stagione appena conclusa la stessa Rai 3 aveva già proposto altri programmi ispirati da simili intenzioni narrative (ma in altri contesti, ovviamente). Il fatto che In viaggio con lei vada in onda in un periodo in cui i palinsesti sono prevalentemente composti da repliche è tuttavia un punto a favore, che desta si per sé l’attenzione.

Dalla nuova trasmissione ci saremmo aspettati un racconto immersivo nelle vacanze degli italiani, tra abitudini vecchie e nuove, eccessi, vizi e particolarità legate alle villeggiature tricolori. Invece, nella prima puntata trasmessa ieri, le due conduttrici si sono concentrare sulle specifiche storie di vita di alcuni personaggi locali. Così le telecamere del programma, soffermandosi sul particolare, hanno spesso lasciato in secondo piano la più ampia descrizione dei luoghi, dei profumi e dei panorami che facevano da cornice alla puntata. E che, in un programma itinerante, non sono trascurabili.

A Capri, dove hanno fatto tappa, Fialdini e Rafanelli si sono divise i compiti e nel corso della puntata hanno seguito, in autonomia, percorsi separati. Particolarmente portata per questo tipo di programmi, che valorizzano la sua indole curiosa, l’ex Iena livornese se l’è cavata bene riuscendo a rendere al telespettatore alcuni ritratti pittoreschi come quello della raffinata stilista Adriana Di Fiore, memoria storica della celebre isola e della sua magica piazzetta. Più impostata la conduzione della Fialdini, che si è comunque cimentata con un’esperienza fuori dagli abituali studi tv.

Entrambe le conduttrici, in realtà, hanno dovuto fare i conti con un copione fin troppo presente e persino artificioso in certi suoi snodi, caratterizzato addirittura da alcune parti goffamente recitate con la partecipazione degli stessi intervistati (il pescatore Eugenio ’sorpreso’ a cantare Montagne verdi ne è un esempio). La conseguente mancanza di spontaneità ha tolto freschezza ad un racconto gradevole nel complesso e nel contesto di un access estivo, che consente sperimentazioni di questo tipo senza grossi rischi.

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