La famiglia Ferraro saluta il pubblico di Rai1 e se ne va. Quello di questa sera è, infatti, l’ultimo appuntamento con Tutto può succedere, la serie a marchio Cattleya che vede protagonisti, tra gli altri, Maya Sansa, Pietro Sermonti, Camilla Filippi e Alessandro Tiberi. In onda dal dicembre del 2015, la fiction, con all’attivo 3 stagioni e 42 episodi, nonostante l’ottima sceneggiatura ed un cast di validi attori non è mai riuscita a sbancare l’Auditel, attestandosi su medie inferiori alle aspettative della rete. Da qui la decisione di programmare la terza serie non più in piena stagione, ma in estate. Una collocazione che, complici i mondiali di calcio e il fortunato Temptation Island in onda sulle reti Mediaset, ha portato la fiction a ridurre ulteriormente il proprio bacino di pubblico, con una media di appena il 14% di share. I bassi ascolti dell’ultimo capitolo non sembrano aver contribuito alla scelta di chiudere la serie, il cui destino -come annunciato dal regista Lucio Pellegrini sulle pagine de La Verità- era già stato scritto da tempo.
“No, non ci sarà una quarta stagione e spiace anche a noi. Ma già all’inizio erano state programmate tre stagioni. La storia si conclude, ma è stata una bella avventura per tutti”.
Il regista, reduce dal successo su Sky Atlantic della serie Il Miracolo, confessa di non aver apprezzato la scelta di programmare il terzo capitolo di Tutto può succedere in piena estate, e attribuisce la decisione della Rai ad una probabile crisi del genere family.
“La Rai ha voluto contro-programmare i mondiali di calcio. Non il massimo. Era pronta da poco, forse poteva partire un mese prima. Su RaiPlay la settimana precedente alla messa in onda ha avuto 2.5 milioni di visualizzazioni. [...] Da quando E’ arrivata la felicità è stata interrotta causa bassi ascolti si è pensato che il genere family non tirasse più. E ci si è concentrati sul giallo o sul noir.”
Pellegrini spiega infine la decisione di essersi negli anni voluti smarcare da Parenthood, la fortunata serie americana alla quale Tutto può succedere si è ispirata:
“Cattleya ha proposto di fare l’adattamento di Parenthood, la storica serie americana a sua volta tratta dal film diretto da Ron Howard. Nella prima stagione siamo rimasti più aderenti alla storia e abbiamo fatto un casting molto preciso degli attori. Poi abbiamo scelto strade più autonome, cercando di mantenere una certa fedeltà alle caratteristiche di freschezza e di verità dell’originale.”
Archiviati i Ferraro, il pubblico di Rai1 potrà nella prossima stagione affezionarsi a nuove e vecchie famiglie. Dalla celebre dinastia de I Medici, protagonista di un secondo attesissimo capitolo, ai protagonisti de La vita promessa, fiction diretta da Ricky Tognazzi che racconterà le vicende di un nucleo familiare siciliano degli anni ‘20 del secolo scorso costretto ad emigrare in America, passando per le “famiglie allargate” di Che Dio ci aiuti 5 e Un Passo dl Cielo 5.
1. kalinda ha scritto:
6 agosto 2018 alle 20:14