
6
agosto
Tutto può succedere 4 non ci sarà

Maya Sansa
La famiglia Ferraro saluta il pubblico di Rai1 e se ne va. Quello di questa sera è, infatti, l’ultimo appuntamento con Tutto può succedere, la serie a marchio Cattleya che vede protagonisti, tra gli altri, Maya Sansa, Pietro Sermonti, Camilla Filippi e Alessandro Tiberi. In onda dal dicembre del 2015, la fiction, con all’attivo 3 stagioni e 42 episodi, nonostante l’ottima sceneggiatura ed un cast di validi attori non è mai riuscita a sbancare l’Auditel, attestandosi su medie inferiori alle aspettative della rete. Da qui la decisione di programmare la terza serie non più in piena stagione, ma in estate. Una collocazione che, complici i mondiali di calcio e il fortunato Temptation Island in onda sulle reti Mediaset, ha portato la fiction a ridurre ulteriormente il proprio bacino di pubblico, con una media di appena il 14% di share. I bassi ascolti dell’ultimo capitolo non sembrano aver contribuito alla scelta di chiudere la serie, il cui destino -come annunciato dal regista Lucio Pellegrini sulle pagine de La Verità- era già stato scritto da tempo.
“No, non ci sarà una quarta stagione e spiace anche a noi. Ma già all’inizio erano state programmate tre stagioni. La storia si conclude, ma è stata una bella avventura per tutti”.
Il regista, reduce dal successo su Sky Atlantic della serie Il Miracolo, confessa di non aver apprezzato la scelta di programmare il terzo capitolo di Tutto può succedere in piena estate, e attribuisce la decisione della Rai ad una probabile crisi del genere family.
“La Rai ha voluto contro-programmare i mondiali di calcio. Non il massimo. Era pronta da poco, forse poteva partire un mese prima. Su RaiPlay la settimana precedente alla messa in onda ha avuto 2.5 milioni di visualizzazioni. [...] Da quando E’ arrivata la felicità è stata interrotta causa bassi ascolti si è pensato che il genere family non tirasse più. E ci si è concentrati sul giallo o sul noir.”
Pellegrini spiega infine la decisione di essersi negli anni voluti smarcare da Parenthood, la fortunata serie americana alla quale Tutto può succedere si è ispirata:
“Cattleya ha proposto di fare l’adattamento di Parenthood, la storica serie americana a sua volta tratta dal film diretto da Ron Howard. Nella prima stagione siamo rimasti più aderenti alla storia e abbiamo fatto un casting molto preciso degli attori. Poi abbiamo scelto strade più autonome, cercando di mantenere una certa fedeltà alle caratteristiche di freschezza e di verità dell’originale.”
Archiviati i Ferraro, il pubblico di Rai1 potrà nella prossima stagione affezionarsi a nuove e vecchie famiglie. Dalla celebre dinastia de I Medici, protagonista di un secondo attesissimo capitolo, ai protagonisti de La vita promessa, fiction diretta da Ricky Tognazzi che racconterà le vicende di un nucleo familiare siciliano degli anni ‘20 del secolo scorso costretto ad emigrare in America, passando per le “famiglie allargate” di Che Dio ci aiuti 5 e Un Passo dl Cielo 5.


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10 Commenti dei lettori »

Ma lasciarlo per quelli che d’estate guardano la tv e pagano il canone?


Non ho parole, e’ stata una delle serie più carine che ho visto negli ultimi anni, piena di valori e di tematiche attuali che riguardano la famiglia e non. Peccato constatare che una Rai si confronti con dove si inneggia alla stupidità ed al nulla. Lo share rovina tutto


Non ho parole, e’ stata una delle serie più carine che ho visto negli ultimi anni, piena di valori e di tematiche attuali che riguardano la famiglia e non. Peccato constatare che una Rai si confronti con dove si inneggia alla stupidità ed al nulla. Lo share rovina tuttox


4. carlo cenci ha scritto:
Buonasera volevo dirvi che “Tutto può succedere” è una splendida fiction e spero che farete anche Tutto Può Succedere 4! attori bravissimi quindi vi prego aspettiamo con speranza il quarto capitolo!
faccio il tifo x voi tutti!!non ci deludete vi vogliamo rivedere!! grazie


5. max ha scritto:
Onestamente era un pò lenta e forse in alcuni tratti un pò troppo buonista con il “litigo-scusa casa-sono sotto rpessione- mi dispiace”, ma una fiction così ci voleva perchè gran parte della mancata reazione alla crisi del 2008 è data dalla sfracelo delle famiglie che si è consumato negli ultimi 3o anni in italia. Il cast è stato davvero di primo livello . Sono d’accordo che d’estate non è il massimo, ma nel nulla è stato davvero una buona scelta come quella di The Doctor


6. Patrizia ha scritto:
Già …se il concorrente era QUELLA sciccheria di TI, che vince in termini di ascolto, devo dire che il gusto di chi vede la TV è defunto


7. vicky ha scritto:
VOGLIO UN’ALTRA SERIE!!!!!!!! Mi ricorda la mia famiglia : tutti per uno e uno per tutti. A me piaceva anche un’altra fiction ma mi sfugge il titolo. Due famiglie dirimpettaie diversissime fra loro con Daniele Pecci e Francesca Inaudi. Molto meglio di quell’assurdità di un Medico in famiglia.


8. gaia ha scritto:
E’ la serie che in assoluto mi è piaciuta di più. Abito in Svizzera e non volevo perdermi neanche una puntata! Bellissimi tutti gli attori, bella la trama e le sorprese, simpaticissimi tutti i personaggi e anche molto bravi. Mi sono proiettata in quella famiglia, così naturale, con le problematiche ti tutti i giorni ma anche con molta unione e amore. Quello che è importante trasmettere oggi alla TV!


9. MARIROSA ha scritto:
Veramente un peccato, perché la serie poteva contare su attori di livello. Non credo che il genere family sia finito. Trovo molto meno interessanti quei noir conditi di stupidaggini sentimentali. Gli unici noir interessanti sono stati Non uccidere e la serie del commissario Schiavone. Ovviamente salviamo Montalbano ma anche lui dopo tanti anni, mostra segni di stanchezza.


10. Emanuela Dachena ha scritto:
fiction meravigliosa, appuntamento fisso da tre estati.Non farla sarebbe da pazzi.
Ritornate, la famiglia italiana con pregi e difetti.da riflettere.

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1. kalinda ha scritto:
6 agosto 2018 alle 20:14