Per fare un passo avanti, Alessio Bernabei ricorda il passato. Nel nuovo singolo, Ti ricordi di me?, il cantante di Tarquinia fa riferimento alla sua passata esperienza con i Dear Jack sperimentando, però, un genere musicale finora da lui inesplorato. DavideMaggio.it ha incontrato Alessio Bernabei dietro le quinte del Wind Summer Festival, che lo vedrà protagonista il prossimo 19 luglio. 

Sei tornato con un singolo autobiografico…

Sì, diciamo che ho un po’ raccontato il passato in maniera metaforica. Lo faccio, poi, con il sorriso senza rimpiangere nulla.

Più tenti di cancellarlo e più ti lascia il segno, per dirlo alla tua maniera…

Diciamo che è un bagaglio che mi porto sempre con me, che mi è servito a farmi arrivare fino a qua.

Però paradossalmente come genere musicale questa canzone si allontana dal tuo passato…

In questo momento della mia vita ho avuto l’esigenza di cambiare anche un po’ il mio genere musicale. Non ho mai comunque avuto proprio un mio genere, sono passato da un pop rock da band ad una dance a questo di adesso che ha delle influenze un po’ jazz, quasi rap nei versi. In questo momento della mia vita io mi sento così e ho espresso in arte tutto quello che sono adesso.

Un’esigenza tua e non del mercato quindi…

Sì… esigenza mia e ho voluto creare una roba più radiofonica possibile tale da arrivare immediatamente quando le persone la ascoltano sia come melodia, che come tempo, che come tutto.

Qual è la tua canzone dell’estate?

Non lo so, mi piacciono i The Giornalisti. “Ma quanto è pu… questa felicità” (canticchia, ndDM).

Dopo l’estate che fai?

Lavorerò per il nuovo album, anzi lavorerò dall’estate. Ho scritto tantissimo quest’anno quindi mi piacerebbe racimolare tutto quello che ho creato e fare un album che mi rappresenti al 100%.

E forse Sanremo…

Non lo so. Ho fatto tre anni di seguito poi mi sono fermato quest’anno, dobbiamo vedere.

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