Massimo Giletti rimarrà a La 7. Il conduttore torinese ha sciolto le riserve e confermato quel che già si era capito nei giorni scorsi, soprattutto dopo che il DG uscente della Rai, Mario Orfeo, aveva negato di essersi pentito per la chiusura de L’Arena. A pochi giorni dalla presentazione dei nuovi palinsesti della rete terzopolista, che avverrà giovedì prossimo, il riccioluto presentatore ha rinnovato il proprio sodalizio con Urbano Cairo.
“Rimango a La 7. A Urbano Cairo devo gratitudine e rispetto. Mi ha dato libertà quando gli altri me l’hanno tolta. Non posso dimenticarlo. Resto dove sono“
ha dichiarato a Panorama Giletti, che tornerà alla guida di Non è L’Arena. “Ciò non significa che non abbia nostalgia della Rai” ha aggiunto il conduttore, definendo il suo addio al servizio pubblico “una ferita aperta“. Talmente aperta che, ad un anno di distanza, è ancora un motivo di accesa polemica.
“Io so chi ha deciso di chiudere L’Arena e mi spiace che Orfeo si sia reso complice di un’operazione che non è neppure servita a chi l’ha voluta“
ha commentato il mattatore di Non è L’Arena, tornando a strattonare – non a caso – il DG Rai. Alla recente presentazione dei palinsesti del servizio pubblico, del resto, era stato lo stesso Orfeo a punzecchiare Giletti, ribadendo di non aver avuto “nessun pentimento” sulla sua esclusione. “Abbiamo portato un altro tipo di televisione alla domenica pomeriggio” aveva aggiunto il dirigente Rai.
Parole a cui Giletti ha replicato a distanza:
“Ci vuole davvero coraggio e tanta ipocrisia (…) Evidentemente Orfeo è un DG per cui i numeri non contano“.
E meno male che, nelle scorse settimane, qualcuno aveva scommesso su un possibile riavvicinamento del conduttore alla Rai. Visti i toni, è evidente che non vi fossero le condizioni affinché ciò avvenisse.
1. Luigi Rodini ha scritto:
6 luglio 2018 alle 16:35