Eleonora Daniele lascia e raddoppia allo stesso tempo. Nella prossima stagione tv, da una parte la conduttrice lascerà il sabato pomeriggio di Rai1 (ora affidato a Marco Liorni col nuovo Italia Sì) ma dall’altra avrà a disposizione ben quaranta minuti in più al giorno per le sue Storie Italiane, in onda dal 10 settembre alle 10 sulla rete ammiraglia. “Sarà una sfida importante e difficile” ci dice lei che si sta preparando ad una nuova annata di notizie e discussioni in diretta.
Eleonora, la novità è che quest’anno la trasmissione si allunga di quaranta minuti…
Sì, quaranta minuti tutti i giorni. Sarà un’ora e quaranta di storie, di dirette, di attualità nazionale ed internazionale. Il programma è giornalistico, per cui rimane sempre sul pezzo e racconta i fatti quotidiani, soprattutto legati ad alcune tematiche sociali che possono essere ad esempio il bullismo, la disabilità, sempre con l’attenzione al servizio pubblico.
Ci sarà ancora la cronaca?
Ci sarà la cronaca, ci saranno tante inchieste, l’anno scorso abbiamo trattato tanti temi con l’inchiesta e continueremo anche con quei filoni che avevamo preso proprio nel settembre scorso.
Sai che quando si parla di cronaca il rischio morbosità è alto. Quale sarà il tuo antidoto a questo rischio?
Questa è un po’ una critica superata, soprattutto per un programma come Storie Italiane con il passaggio da Storie Vere: quest’anno, in particolare, nell’edizione invernale noi abbiamo trattato molti temi sociali e poca cronaca. Parlo di cronaca nera, perché è chiaro che la cronaca ha vari colori. Noi diamo innanzitutto le notizie e cerchiamo non solo di raccontare il fatto ma anche di analizzarlo attraverso vari opinionisti ed ospiti. Utilizziamo anche l’inchiesta, quindi l’informazione non è un racconto morboso delle cose, ma viene condivisa attraverso un pubblico ed attraverso appunto gli opinionisti, che sono specialisti e professionisti di vari settori, e devo dire che questa formula ha proprio totalmente superato quel tipo di critica.
Ti è dispiaciuto lasciare il sabato?
No, perché in realtà il mio gioiello è quello della mattina, per cui nel momento in cui mi danno quaranta minuti in più, cioè un’ora e quaranta tutti i giorni, è chiaro che io anche per amore dell’azienda mi devo concentrare sulla mattina. Anche perché sarà una sfida importante e difficile, abbiamo una concorrenza varia e che c’è anche da tanti anni, per cui sarà una bella sfida quest’anno e mi devo concentrare su di essa.
1. PAOLO76 ha scritto:
29 giugno 2018 alle 19:12