Rai2 vuole mostrare la «buona scuola» e la ricrea con l’artificio televisivo. Ovviamente non ci riferiamo all’omonima e controversa riforma politica, ma al nuovo factual prodotto da Palomar e trasmesso ieri in prime time. Il Supplente – questo il titolo del programma – ha mostrato le dinamiche di una lezione tenuta ad una classe di studenti da un vip, eccezionalmente calato nei panni di sostituto prof. A differenza di quanto ci si sarebbe potuto aspettare, la forza del format non è stata tanto la presenza di un docente noto al pubblico, quanto la spontaneità dei suoi alunni.
I ragazzi, infatti, al di là della curiosità suscitata (in primis nel pubblico) dall’immagine del vip in cattedra, sono stati i protagonisti del primo doppio appuntamento. Le reazioni loro reazioni spontanee, con gli atteggiamenti genuini propri della giovane età, si sono rivelate un motivo di identificazione per il telespettatore, riportato per una sera tra i banchi di scuola. Superato lo stupore iniziale e la paura di una figuraccia al momento dell’interrogazione, nel corso della puntata gli stessi studenti hanno assunto un ruolo sempre più centrale, arrivando ad ispirare lo stesso protagonista vip con considerazioni non banali.
Significativo poi il momento della lezione: Roberto Saviano, per una volta meno pedante del solito, ha affrontato i temi della legalità, con un accenno alla liberalizzazione delle droghe leggere (lo scrittore si è dichiarato favorevole), mentre Mara Maionchi – protagonista del secondo episodio – ha parlato in aula del talento, provocando i ragazzi su un tema così attiguo ai loro sogni e alle loro aspirazioni. “Il talento bisogna anche sollecitarlo” ha spiegato l’ex discografica, chiedendo ai giovani di esprimere quale fosse il loro.
Dal punto di vista televisivo, al di là di alcune interruzioni pubblicitarie non proprio azzeccatissime, Il Supplente ha goduto di un buon ritmo dato dal montaggio e di scelte interessanti come quella di isolare, talvolta, i microfoni che captavano i commenti sussurrati tra gli stessi alunni: il punto di vista ‘immersivo’ ed empatico ha restituito il clima che si vive in un’aula scolastica, pur nell’eccezionalità di una situazione ben lontana dalla routine.
Se è vero, come si dice, che la tv può indurre ad un effetto emulazione, l’auspicio è che gli aspetti positivi mostrati e condensati nel programma di Rai2 trovino un riscontro anche nella realtà scolastica quotidiana (se ne riparla a settembre, ormai), che le cronache descrivono purtroppo come più contrastata.
Il ruolo centrale del docente ed il rispetto che ad esso si deve, la necessità di un dialogo con gli studenti e l’ascolto del loro punto di vista sono elementi che Il Supplente è riuscito a mettere in evidenza, offrendo un riflesso di buona scuola – anzi di scuola buona – amplificato dalla particolare presenza di un vice-prof d’eccezione.
1. riccardo ha scritto:
15 giugno 2018 alle 19:32