7
giugno

M, Michele Santoro crolla negli ascolti. Ma pensa già al futuro in Rai con Travaglio e Gabanelli

Michele Santoro

C’è poco da girarci attorno: stavolta è andata male. Michele Santoro si appresta a concludere una delle stagioni più magre della sua carriera televisiva. Gli ascolti in caduta libera, del resto, non lasciano spazio ad interpretazioni. Stasera il giornalista proporrà in prime time su Rai3 l’ultima puntata di M, l’approfondimento da lui condotto e dedicato – in questo secondo ciclo – al caso Moro. Con documenti e testimonianze inedite, l’ex «teletribuno» proverà ad attirare l’attenzione del pubblico e ad evitare così il rischio del tracollo finale.

Ospite della puntata sarà Maria Fida Moro, figlia dello statista democristiano ucciso dalle Br, mentre protagonista del teatro in diretta sarà il venerabile maestro della loggia P2 Licio Gelli, che rivivrà in studio nell’interpretazione di Claudio Andrea Tidona. In scena appariranno, tra gli altri, Remo Girone nel ruolo di Giulio Andreotti, Gaetano Aronica nel ruolo di Aldo Moro, Diego Verdegiglio nel ruolo di Francesco Cossiga.

La domanda chiave della puntata sarà la seguente: se le Br hanno agito da sole a chi è toccata la reale gestione politica del sequestro Moro? Verranno affrontati dettagli e rivelazioni inedite sul rapimento e l’omicidio dell’allora presidente della DC. A commentare la vicenda ci saranno Marco Damilano, Stefania Limiti, Lanfranco Pace, Annalisa Chirico e Sara Rosati, con la partecipazione di Ilaria Moroni.

Così, Santoro concluderà un ciclo di M segnato da ascolti oggettivamente bassi per uno che, ai tempi d’oro, infiammava le piazze televisive. Nelle tre delle quattro puntate, trasmesse a maggio, il programma ha registrato una media del 3% di share, peggiorando le proprie performance rispetto alla prima tranche di puntate del febbraio 2018. Il 18 maggio scorso, l’approfondimento si inabissò col 2,8% di share, venendo ampiamente doppiato da Piazzapulita su La7 (6,9%). Uno dei risultati più bassi nella carriera dello stesso Santoro.

E stasera il giornalista rischia di nuovo grosso: mentre affronterà i risvolti del caso Moro, infatti, Formigli su La7 aprirà la discussione sulla stringente attualità politica con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, con Marco Minniti, Walter Veltroni e il professor Giulio Sapelli.

Vada come vada, Santoro sta già pensando al futuro. In Rai. Il conduttore si è infatti candidato per entrare nel prossimo CdA del servizio pubblico e ha già espresso le proprie idee per la Rai del futuro: Marco Travaglio al TG1 e Milena Gabanelli alla Direzione Generale, ha suggerito in un’intervista al Foglio.

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2 Commenti dei lettori »

1. Alberto ha scritto:

7 giugno 2018 alle 14:14

Santoro, la sua è una tv troppo orientata al passato, ma la tv cambia, con tanti volti nuovi



2. Marco Cappuccini ha scritto:

8 giugno 2018 alle 00:53

Travaglio al Tg1???? AHhaaaAAHAHAHAHaHahahah
Povero Sant´oro, si goda la meritata pensione, come detto anche sopra, la sua è una Tv orientata al passato.



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