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maggio

Mediaset, il bilancio 2017 torna all’utile. Crescono gli stipendi dei top manager: Confalonieri doppia Piersilvio

Piersilvio Berlusconi

Dopo la batosta economica dell’anno precedente, con perdite record causate dal braccio di ferro con Vivendi, nel 2017 Mediaset è tornata all’utile. L’azienda di Cologno Monzese – si legge nel bilancio della stagione conclusasi il dicembre scorso – ha registrato un utile netto di 90,5 milioni, a fronte del buco da 294,5 milioni di euro che nel 2016 aveva gravato sulle casse del gruppo. “Usciamo da un momento molto complicato” ha ammesso il vicepresidente Mediaset Piersilvio Berlusconi, che si è detto soddisfatto per i recenti risultati. Ecco i dati.

Mediaset, bilancio 2017: le cifre

I ricavi netti di Mediaset per il 2017 sono ammontati a 3.631,0 milioni di euro rispetto ai 3.667,0 milioni di euro del 2016, mentre i costi operativi complessivi sono calati dell’11,1% (passando da 2.495,0 milioni di euro a 2.218,4 milioni di euro). Il risultato operativo (Ebit) è stato di 316 milioni, con la quota di mercato pubblicitario in Italia salita al 38,3%. I ricavi caratteristici delle attività pay si sono attestati a 587,4 milioni di euro rispetto ai 619,8 milioni di euro del 2016. E, secondo quanto dichiarato dal direttore finanziario del Biscione, Marco Giordani, il recente accordo con Sky genererà per il gruppo di Cologno “un miglioramento a regime in Italia dell’Ebit di 60-70 milioni di euro“.

E’ cresciuta la generazione di cassa a 181 milioni, ma anche l’indebitamento finanziario netto consolidato, che è passato a 1.392 milioni rispetto ai 1.162 del 31 dicembre 2016.

La variazione è stata determinata da investimenti a fronte di aggregazioni d’impresa, partecipazioni e altri asset strategici (Studio 71, LCN20, Radio Subasio, Radio Aut, operazioni di M&A del Gruppo EI Towers) per complessivi 96,3 milioni, ai quali si aggiungono esborsi di cassa delle controllate Mediaset Espana e EI Towers relativi a piani di riacquisto azioni proprie (149,5 milioni) e alla distribuzione di dividendi a terzi

hanno fatto sapere dal Gruppo di Cologno. In Italia, sottolineano, Mediaset è leader sul target commerciale con il 33.8% di share in prima serata e il 33.3% nelle 24 ore. Canale 5 è cresciuta di 0.4 punti in prime time ed è stata la rete italiana più vista nel target commerciale sia in prima serata (16.5%) sia nelle 24 ore (15.9% – 15.7% sul totale individui). In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 28,8% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (13,3%) e in prima serata (13,5%). Nel corso del 2017 R.T.I. SpA ha realizzato 321 programmi televisivi.

Mediaset, gli stipendi dei top manager per il 2017

Nella relazione di bilancio sono contenute anche le remunerazioni dei manager Mediaset, che – riporta Italia Oggi – sono cresciuti rispetto all’anno precedente. In flessione, invece, quelli dei vertici di Publitalia. Per il 2017, Fedele Confalonieri ha ricevuto una retribuzione pari a 3.715 milioni di euro, a fronte di 1.7 milioni assegnati al vicepresidente Piersilvio Berlusconi. Ad entrambi per il 2017 è andato un bonus per il conseguimento dell’utile: 107.500 euro per Confalonieri, 268.750 euro per Berlusconi.

Ammonta a 1,94 milioni il compenso dell’amministratore delegato di Publitalia ‘80, Stefano Sala, e ad 1,64 milioni quello di Giuliano Adreani, presidente di Publitalia e AD di Digitalia. Marco Giordani, Cfo di Mediaset e AD di Rti., ha ottenuto 1,2 milioni di euro, mentre Nicolò Querci, Direttore centrale risorse umane, approvvigionamenti e risorse Mediaset, 1,1 milioni. La retribuzione 2017 di Gina Nieri, direttore affari istituzionali e legali, si aggira attorno al milione di euro, quella di Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione, ammonta invece a 964mila euro.



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7 Commenti dei lettori »

1. ANDREA ha scritto:

2 maggio 2018 alle 19:28

Complimenti questa e’ un azienda di cui tutta l’Italia dovrebbe essere fiera, al di la di qualsiasi programma che trasmette bello o brutto che sia. Un patrimonio nazionale di cui essere fieri, altro che Rai sempre in rosso nonostante l’innumerevole pubblicita’ e lo scandaloso canone



2. xxxxx ha scritto:

2 maggio 2018 alle 20:52

ANDREA: e io dovrei andare fiero di un’azienda male organizzata e che trasmette quotidianamente programmi di cattivo gusto e poco onesti nei confronti dei telespettatori? Anche no, grazie.
Per carità, non vado fiero nemmeno della RAI, ma non esageriamo con gli estremismi.



3. giauz ha scritto:

2 maggio 2018 alle 21:08

Dal film “Loro”:
Veronica Lario: “Ma come mai le tue televisioni non hanno mai prodotto programmi culturali?”
Silvio Berlusconi: “eh, perché i quiz cosa sono?”

…ecco la mia risposta per Andrea qui sopra.



4. w.raiuno ha scritto:

3 maggio 2018 alle 08:43

A parte il bilancio, Mediaset ha messo in campo una serie di programmi di cattivo gusto vedi Amici e il grande fratello dove atti di bullismo vengono risaltati,messaggi del genere neanche dovrebbero passare in tv



5. Filippo ha scritto:

3 maggio 2018 alle 11:44

Ragazzi è inutile sputare su Mediaset che al cittadino non chiede nulla! Non vi piacciono i programmi? Basta cambiare canale…



6. Nina ha scritto:

3 maggio 2018 alle 12:59

Giazu:e quindi? Che significa citare un film,peraltro molto discutibile?



7. Tv ha scritto:

3 maggio 2018 alle 14:19

per essere utilie deve chiudere il grande fratello tutti soui dirivati



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