A meno di 24 ore dalla messa in onda negli Stati Uniti, arriva domani in streaming su Tim Vision la seconda stagione di The Handmaid’s Tale, la serie tv ispirata all’omonimo romanzo distopico di Margaret Atwood e prodotta da Mgm Television. Al centro del racconto, stavolta, ci saranno la scoperta delle Colonie, la gravidanza di Difred e la volontà di proteggere il suo bambino dalle terribili atrocità del regime di Gilead, uno Stato teocratico totalitario, militarizzato e misogino che ha trasformato le donne in schiave, in oggetti di proprietà del regime.
The Handmaid’s Tale 2, trama e personaggi
Ad anticipare qualcosa sull’intenso filo conduttore della nuova stagione è stata l’attrice Elisabeth Moss, nel ruolo di Difred, già vincitrice di Emmy e Golden Globe come Miglior attrice protagonista in una serie drammatica per la sua interpretazione nella prima stagione.
“Il bambino che cresce dentro di lei è una bomba a orologeria. Avere un figlio è una cosa stupenda, ma Difred (l’attrice Elisabeth Moss) sa che sarebbe costretto a vivere in un mondo orribile, che le sarà portato via, che non potrà essere sua madre“
ha spiegato l’attrice, che da questa stagione veste anche i panni di executive producer e che ha sintetizzato il nuovo ciclo di puntate con queste parole: ribellione, resistenza, rivoluzione. Ovviamente declinate al femminile. Il terzo episodio, non a caso, sarà anche caratterizzato dall’arrivo della madre di Difred, interpretata da Cherry Jones, una femminista convinta che fino ad ora era stata solamente nominata in alcuni flashback.
E femminile, ovviamente, sarà anche un altro dei personaggi meglio approfonditi in questa stagione: quello di Emily/DiGlen, l’ancella interpretata da Alexis Bledel. Nel corso dei primi 10 episodi, Emily verrà costretta a salire su uno dei “black van” di Gilead, probabilmente destinata ad un’esecuzione o ad una vita di lavoro e stenti nelle Colonie (altra importante novità). In questo nuovo capitolo, anche grazie all’aiuto di ricorrenti flashback e all’arrivo di Clea DuVall – che vestirà i panni della moglie di DiGlen – verranno approfonditi diversi aspetti di un personaggio che rappresenterà una parte fondamentale di questa stagione.
Inoltre, accennavamo prima all’elemento di novità costituito dalle “Colonie”, ossia i territori contaminati dove le cosiddette “non donne” vengono recluse con il solo scopo di eliminare le radiazioni dal terreno. Qui, la speranza di vita varia dai sei mesi ad un massimo di due anni. Proprio in questi nuovi territori, inesplorati anche da Margaret Atwood nel romanzo ma approfonditi dagli sceneggiatori della serie, sarà protagonista la new entry Marisa Tomei. Bradley Whitford, invece, interpreterà il Comandante Joseph Lawrence, la mente dell’economia di Gilead, un uomo rude, minaccioso, che alternerà slanci di gentilezza ad uno humour subdolo, difficile da comprendere per la sua nuova ancella.
“La seconda stagione ci mostra cosa succede quando le donne uniscono le forze e non si ostacolano a vicenda” ha dichiarato l’attrice protagonista Elisabeth Moss a Repubblica, definendo femminista la seconda stagione della popolare serie tv.
1. Jair ha scritto:
25 aprile 2018 alle 19:26