9
aprile

Canale 5: addio al trash melò di Ares

manuela arcuri pupetta

Manuela Arcuri

Ieri si è conclusa su Canale 5 la seconda stagione di Furore, la fiction con Massimiliano Morra ed Adua Del Vesco tornata sugli schermi dopo quattro anni di assenza. E può essere considerata l’ultimo baluardo di Ares Film perchè la casa di produzione che fa capo ad Alberto Tarallo, per anni presentissima su Canale 5 con tanti titoli diversi, in questa stagione televisiva ha presenziato solo con questo progetto. E sul piccolo schermo non se ne vedono altri all’orizzonte. Del resto l’esclusiva con Mediaset – decisa a cambiare la propria serialità – è terminata.

Ares Film: in questa stagione in onda solo con Furore 2

E’ la fine di un’era. Il trash melò creato con l’ausilio dello sceneggiatore Teodosio Losito è stato per anni un genere molto in voga, che piaceva al pubblico e che ha regalato a Canale 5 grandi soddisfazioni sul fronte degli ascolti. Titoli quali L’Onore e il Rispetto, Il Peccato e la Vergogna, Pupetta – Il coraggio e la Passione, nonostante le legittime perplessità della critica, hanno portato a Mediaset ascolti importanti ed hanno anche dimostrato un certo coraggio a proporre storie e situazioni che spesso valicavano il confine tra il verosimile e l’assurdo.

La grande popolarità di interpreti come Gabriel Garko si deve ad Ares, ma non solo. Molti validi attori nostrani, con una carriera di tutto rispetto alle spalle ma un po’ dimenticati dalla tv, hanno avuto con queste fiction un’occasione per tornare da protagonisti, basti pensare all’ottima Giuliana De Sio o a Barbara De Rossi. E non bisogna dimenticare, inoltre, che tra i tanti titoli “too much” se ne sono distinti alcuni più delicati, che hanno avuto tra le protagoniste Sabrina Ferilli e Stefania Sandrelli.

Il tentativo di elevare un po’ la narrazione, però, non ha pagato. Le nuove offerte, Non è stato mio Figlio in primis, non hanno convinto del tutto il pubblico, che da Ares evidentemente si aspettava solo passioni sfrenate e pistolettate. Ma il tempo per quel genere di racconto era finito e così la casa di produzione non ha trovato più un suo spazio. A voler individuare un punto di non ritorno, bisogna far riferimento necessariamente al revival de Il Bello delle Donne, un’operazione nonsense che ha deluso il pubblico e per poco rovinato il ricordo di una serie d’avanguardia che agli inizi del 2000 divenne un cult.

Il lavoro di Ares, comunque, non si ferma. La casa di produzione di recente è stata attiva a teatro con lo spettacolo di Gabriel Garko e Ugo Pagliai Odio Amleto, ed attualmente è al cinema con la pellicola Bob & Marys.

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7 Commenti dei lettori »

1. Fed ha scritto:

9 aprile 2018 alle 13:30

Aggiungerei finalmente.



2. Michele87 ha scritto:

9 aprile 2018 alle 13:52

Alleluja Alleluja



3. mafalda ha scritto:

9 aprile 2018 alle 13:53

Io direi che mi dispiace un po, in fondo…
Un filone di fiction talvolta originali, differenti da altre fiction, sia di Mediaset, sia della Rai. Un modo diverso di raccontare…



4. soralella ha scritto:

9 aprile 2018 alle 15:18

Oddio, l’orrido sequel de Il Bello delle Donne …. la cosa più inguardabile mai trasmessa da una televisione. Ancora mi chiedo attori di fama poterono prestarsi a un tale scempio.



5. soralella ha scritto:

9 aprile 2018 alle 15:20

intendevo dire: mi chiedo *come* attori di fama ….



6. dumurin ha scritto:

9 aprile 2018 alle 20:06

A me dispiace per le Ares. Peccato davvero!
Secondo me molto è dovuto al fatto che non si sono sapute rinnovare.
Penso che la Ares sia terminata con la morte di Virna Lisi e per il fatto di non essere riusciti a lanciare nuovi attori e nuove attrici tali da farli diventare le loro star come Garko, Arcuri e Ferilli.



7. enzo ha scritto:

10 aprile 2018 alle 11:06

che faranno adesso Garko e la Arcuri?
Comunque avrei provato con una fiction con protagonista assoluta la De Sio



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