28
gennaio

La scorta di Borsellino: Emanuela Loi tra i «Liberi Sognatori» raccontati su Canale5

Liberi Sognatori, Greta Scarano interpreta Emanuela Loi

Una storia indissolubilmente legata a quella del giudice Paolo Borsellino: la stessa abnegazione, lo stesso coraggio. A costo della vita. Emanuela Loi è la prima donna poliziotto morta in servizio, uccisa dalla mafia il 19 luglio del 1992 nell’attentato di via D’Amelio. La sua vicenda è al centro del terzo appuntamento con il ciclo di film tv Liberi Sognatori, proposto stasera in prime time da Canale5. Ad interpretare l’agente di Polizia di origini sarde sarà l’attrice Greta Scarano

Dopo aver ricordato l’imprenditore Libero Grassi ed il giornalista Mario Francese, l’iniziativa promossa da Mediaset traccerà il ritratto della giovane poliziotta uccisa dalla mafia insieme al giudice Borsellino e ai quattro colleghi della scorta: Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, gli ‘angeli custodi’ del magistrato. Girato tra Sicilia e Sardegna, tra Palermo e Sestu (in provincia di Cagliari), dove Emanuela è nata, il film – intitolato La scorta di Borsellino e prodotto da Taodue – presenterà la protagonista mostrandone le doti umane e professionali, nonché il forte senso della legalità e della giustizia.

Liberi Sognatori, Emanuela Loi – Cast

A Greta Scarano, già attrice in serie tv quali Romanzo criminale, Squadra Antimafia e La linea verticale, il compito di prestare la voce ed il volto ad Emanuela Loi. Nel cast anche Riccardo Scamarcio, nei panni di Antonio Montinaro, il caposcorta del giudice Giovanni Falcone, Ivana Lotito (Claudia Loi) e Lorenza Indovina (Berta Loi). Fabrizio Ferracane reciterà nel ruolo di Paolo Borsellino.

Emanuela Loi – La storia vera e la fiction

Arruolatasi all’età di vent’anni, dopo il diploma magistrale, Emanuela Loi compie il suo percorso prima alla scuola allievi di Trieste e poi direttamente a Palermo. Nel giro di due anni viene affidata al commissariato di Palermo Libertà e da lì in poi i primi incarichi, come il piantonamento al boss Francesco Madonia. La sarda a Palermo si ambienta bene, crea un gruppetto stretto di amicizie isolane, ma quello che le piace in particolare è muoversi con il camper della polizia che le consente di stare in mezzo alla gente di Palermo.

Emanuela è anche affascinata dal lavoro delle scorte, stringe amicizia con il caposcorta di Falcone, Antonio Montinaro. L’attentato di Capaci è uno choc per tutti, ma lei comunque fa la sua scelta, anche in memoria del suo amico Antonio, e decide di mettersi a disposizione anche per quel servizio. Nel giugno del 1992 è soltanto da un mese che Emanuela viene assegnata definitivamente al servizio scorte e dopo poco le tocca quella più difficile, con il giudice Borsellino.

Domenica 19 luglio 1992 sembra una giornata tranquilla, il giudice Borsellino deve andare a casa della madre, in via D’Amelio. Emanuela lo vede salutare la famiglia e i figli. Avevano fatto il tragitto in macchina fin sotto casa, si sono fermati e lei è scesa per prima, controllando che tutto sia libero. Il capo scorta dà il via libera: il giudice esce dall’auto blindata e va verso il portone dell’appartamento della madre. La poliziotta sarda lo vede passarle a fianco e poi l’esplosione, che si sente in tutta la città. Nessuno pensa in quel momento agli uomini della scorta, nessuno avrà pensato a Emanuela Loi, una giovane ragazza bionda che non doveva essere lì e che sarà ricordata come la prima vittima donna della polizia.

Il film ha lasciato un messaggio: ognuno di noi dovrebbe fare la propria parte nel quotidiano, per costruire una società in cui i valori della legalità, giustizia, pace siano fortemente radicati e in cui non ci sia bisogno di morire per difendere questi valori. Greta Scarano è stata bravissima e ha rappresentato Emanuela come l’abbiamo conosciuta: coraggiosa, solare, gioiosa, positiva

ha dichiarato Claudia Loi, sorella di Emanuela, in occasione della presentazione della fiction avvenuta a Cagliari nei giorni scorsi.

Il quarto e ultimo capitolo di Liberi Sognatori, in onda domenica prossima, sarà dedicato a Renata Fonte, incorruttibile assessore di un comune nel Salento, ammazzata nel 1984 e interpretata nella fiction da Cristiana Capotondi.



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