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Rocco Chinnici – E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte: Sergio Castellitto e Cristiana Dell’Anna per una storia dall’elevato impegno civile

Rocco Chinnici - E' così lieve il tuo bacio sulla fronte

Rocco Chinnici - E' così lieve il tuo bacio sulla fronte

Quella di oggi sarà una prima serata di Rai 1 molto istituzionale e dal grande impegno civile, perchè racconterà nel film tv Rocco Chinnici – E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte la vita di un giudice ucciso dalla mafia, compreso il rapporto con la figlia, pronta a diventare a sua volta magistrato per proseguire il lavoro del padre. Ma sarà una prima serata che dal punto di vista attoriale rimanderà un un po’ a Sky, non tanto per il protagonista maschile Sergio Castellitto, che comunque con la tv satellitare ha all’attivo diverse collaborazioni, quanto per il volto femminile, vale a dire Cristiana Dell’Anna, che ha trovato la popolarità con il ruolo di Patrizia in Gomorra – La Serie.

Un film tv diretto da Michele Soavi e tratto dal libro omonimo di Caterina Chinnici, nel quale la donna – magistrato e deputato presso il Parlamento europeo nonché componente della commissione per le Libertà civili, Giustizia e Affari Interni – ha raccontato la storia di suo padre dal punto di vista privilegiato di una figlia. Un uomo così forte e coraggioso da creare il pool antimafia che negli anni ‘80 mise in cantiere le indagini dei più grossi processi per mafia e fu poi assassinato a Palermo nel luglio del 1983, con una bomba piazzata nell’auto sotto casa sua.

Un uomo riservato, grande amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che avrà il volto di Castellitto mentre toccherà alla Dell’Anna portare in scena Caterina, in una storia che parla di storia e politica ma soprattutto di amore e famiglia. Completano il cast Manuela Ventura, Virginia La Tella, Luigi Imola, Bernando Casertano, Maurizio Torrisi e Rosa Diletta Rossi. Produce Casanova Multimedia.

Rocco Chinnici – E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte : la trama

Palermo, 29 luglio 1983. Rocco Chinnici saluta la moglie Tina e i figli Giovanni e Elvira prima di andare al lavoro in tribunale. Al portone del palazzo, la sua scorta lo attende. Pochi secondi dopo un boato agghiacciante esplode in strada: sul selciato i corpi dilaniati di due uomini della scorta, oltre a quello del giudice e del portiere del palazzo. Appresa la morte del padre, Caterina, la figlia più grande, anche lei magistrato, si rifugia a San Ciro, la casa di campagna dei Chinnici: per tutti loro, da sempre, un posto speciale. Ha bisogno di stare da sola per elaborare il lutto e fare chiarezza: deve decidere se accettare la prima indagine di mafia che le è stata assegnata. Mentre si aggira nei luoghi tanto cari al padre, come il roseto a lungo trascurato, Caterina si emoziona.

Riaffiorano i ricordi, che la riporteranno nel 1972, quando ancora era al liceo, accompagnandola poi nella ricostruzione della missione del padre Rocco, l’uomo che intuì per primo quanto fosse necessario, per sconfiggere la mafia, unire gli sforzi di tutti e condividere il più possibile i risultati ottenuti. La sua scelta di ricalcarne le orme, la decisione di rimanere in Sicilia, precisamente nella Procura di Caltanissetta, il primo “agguato” nella casa di San Ciro, la consapevolezza che la loro famiglia non sarebbe mai stata davvero al sicuro e la vita sotto scorta, prezzo da pagare per le battaglie portate avanti in nome della Giustizia.



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1 Commento dei lettori »

1. Liliane Manzillo ha scritto:

24 gennaio 2018 alle 19:51

Ho trovato il film bellissim,molto tocante specialmente la relazione padre figlia, le immagine di Trapani e di Palermo, la vita cosi difficile dei guidici in Sicilia. Il fratello di mio marito era pure un guidice e allora,posso seguire tuuti problemi. Un film di talento… E bene di girare film di questo sogetto cosi importante in Italia.



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