Misuratissima, precisa, obiettiva nei giudizi. Milena Gabanelli è apparsa ieri sera su La7 dimostrando – qualora ce ne fosse stato bisogno – di che pasta è fatta. Chissà che qualcuno in Rai non abbia meditato sull’autogol commesso con le sue dimissioni forzate da Viale Mazzini. Ospite a Otto e Mezzo, la giornalista ha presentato Dataroom, la nuova striscia di data journalism da lei stessa curata per Corriere.it (qui gli ascolti su La7). “A questo punto della mia carriera ho pensato che è quello il mondo che mi interessa” ha spiegato l’ex conduttrice di Report, che su La7 ha definito quella del servizio pubblico una “pagina chiusa“. Almeno per ora.
Dopo averle chiesto di spiegare cosa fosse il nuovo progetto Dataroom (“la sintesi di fatti complessi raccontati per numeri su carta, web e social“), Lilli Gruber ha incalzato la collega così: “Ti sei pentita di aver lasciato la Rai?“. E la Gabanelli:
“Non avevo scelta! (…) Io sono stata assunta come vicedirettore per preparare la nascita del portale di news. La Rai ha 1600 dipendenti ma non ha un sito di informazione online. Ha il sito di Rainews24 che è il sito di un canale e non di tutta la Rai nel quale far convogliare tutte le risorse. Fatto quel lavoro, si doveva varare il portale ma il CdA ha deciso che non si sarebbe fatto“.
Milena Gabanelli ha ricordato che, a quel punto, in Rai le proposero la condirezione di Rainews, ma – ha aggiunto senza giri di parole – “ad andare a fare niente, perché quel sito non ha prospettive per come è organizzato e non per colpa del sito in sé o dei giornalisti“.
Poi la rivelazione, o meglio, la conferma di quanto si era già intuito: Dataroom, l’interessante progetto di cui ora l’editore Urbano Cairo può fregiarsi, era pensato proprio per la Rai.
“Era pensato per essere il valore aggiunto e la differenza dentro al portale. Saltato il portale, ho proposto al direttore di portarlo in coda ad esempio al Tg1, tre minuti tutte le sere. Ma è andata così (…) In quel momento il mio lavoro non andava bene, quel portale non si poteva fare per ragioni inspiegabili“
ha dichiarato la giornalista, il cui accordo con Rcs prevede anche delle ospitate su La7. Proprio ieri sera, dopo Otto e mezzo, la rete terzopolista ha trasmesso eccezionalmente una puntata di Dataroom. E chissà che in futuro l’editore non decida di estendere questo progetto anche alla tv, magari dopo averne attentamente valutato il riscontro sul web.
1. ideals ha scritto:
26 marzo 2018 alle 10:56