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gennaio

Par condicio, Vespa e Fazio sono salvi. La Vigilanza Rai boccia gli emendamenti M5S

Bruno Vespa, Fabio Fazio

Bruno VespaFabio Fazio sono salvi. La commissione di Vigilanza Rai ha dato il via libera al regolamento sulla par condicio in vista delle prossime elezioni bocciando gli emendamenti presentati dal Movimento Cinque Stelle, che avrebbero penalizzato le trasmissioni dei due conduttori. La normativa entrerà in vigore dal giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e cesserà alla mezzanotte del 4 marzo prossimo, giorno delle votazioni.

Tra le novità previste c’è un elenco dettagliato delle trasmissioni che dovranno attenersi alle norme sulla par condicio, comprese le rassegne stampa. Nelle interviste verrà dato spazio al “capo della forza politica”, figura introdotta dalla nuova legge elettorale. Inoltre, lo spazio concesso per motivi istituzionali andrà a sommarsi a quello concesso alle forze politiche di appartenenza. Il regolamento prevede infine che la comunicazione politica possa effettuarsi “mediante forme di contraddittorio, interviste e ogni altra forma che consenta il raffronto in condizioni di parità tra i soggetti politici aventi diritto“.

Par condicio, M5S: fuori Vespa e Fazio dalla campagna elettorale. È polemica

Articolo del 9 gennaio 2019 – Ore: 11.12

Ad estromettere Bruno Vespa e Fabio Fazio dalla campagna elettorale, il Movimento Cinque Stelle ci ha provato davvero. I grillini l’avevano annunciato ed ora sono passati ai fatti: con quattro emendamenti al regolamento sulla par condicio, i pentastellati hanno proposto nuovi criteri sulla comunicazione pre-elettorale che di fatto penalizzerebbero Porta a Porta e Che tempo che fa da qui al prossimo 4 marzo. Una mossa che ha già suscitato critiche e veti sul fronte politico.

Eliminare i programmi di infotainment dalla campagna elettorale oppure ricondurre tutti i programmi sotto testata a condizione che il conduttore abbia un contratto da giornalista“.

Stando a quanto riportano organi di stampa, sono queste le condizioni proposte dal M5S e destinate a colpire di rimbalzo Bruno Vespa e Fabio Fazio, i conduttori Rai che – grazie ad un contratto che di fatto li qualifica come artisti – superano il compenso di 240 mila euro previsto invece per i giornalisti.

I pentastellati assicurano che non si tratta di norme ad personam e ribadiscono loro la volontà di cambiare l’attuale sistema. Ma è evidente che siffatte modifiche al regolamento vigente andrebbero a colpire proprio i conduttori sopra citati. Da una parte colpisce la solerzia del M5S, che si era sempre dichiarato contrario agli interventi della politica sulla Rai ma che di fatto sta tentando di realizzarne uno; dall’altra emergono le lacune delle normative sulla par condicio e sul tetto agli stipendi, che si prestano ad interpretazioni e ad ambiguità.

In ogni caso, la proposta pentastellata sembra destinata ad arrestare la sua corsa, dal momento che il Pd ha dichiarato la propria contrarietà: secondo i dem, non solo il tema non è di competenza della Vigilanza, ma una tale misura andrebbe a ledere l’autonomia aziendale.

E la Rai risponde indirettamente a modo suo, confermando che proprio stasera – 9 gennaio – in seconda serata su Rai1 tornerà Porta a Porta con un ciclo di interviste ai leader dei partiti. Si comincia proprio oggi alle 23.40 con Luigi Di Maio candidato premier del Movimento 5 stelle. Mercoledì 10 gennaio alle 23.45 Bruno Vespa ospiterà il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, e giovedì 11 gennaio alle 23.55 il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.



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