Una prima serata doppia o un inizio anticipato della seconda serata.
Sembrano queste le possibilità offerte dalla programmazione di alcune prime serate, sperimentata nel corso delle ultime settimane.
Due possibilità che in Italia rappresenterebbero una novità ma che oltreoceano sono praticamente la norma.
La messa in onda degli speciali de I Soliti Ignoti e della puntata pilota di Chi Fermerà la Musica da una parte e  quella del tandem Striscia la Notizia – Paperissima Sprint dall’altra ha, di fatto, aperto la strada alle riflessioni su una nuova impostazione del prime time che si è ripetuta anche la sera del 3 gennaio scorso con Affari Tuoi Speciale Per 2.
La TV di Stato, grazie alla durata ridotta dei programmi citati, ha fatto si che il prime time terminasse decisamente in anticipo, offrendo la possibilità (che non è stata comunque sfruttata) di mandare in onda un secondo programma o di anticipare l’inizio della seconda serata.Â
Discorso simile ma per alcuni aspetti diverso quello delle ”esperienze” Mediaset che, a differenza di Mamma Rai, hanno visto una posticipazione della partenza della prima serata andando ad “utilizzare” un programma (Paperissima Sprint) come una sorta di secondo.
Questo spezzettamento del prime time ha, in un certo senso, ridimensionato la prima serata, non più dominata da interminabili show e aperto la strada a due alternative per la rimodulazione della fascia oraria di cui parliamo :
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aver “guadagnato” uno spazio per la messa in onda di un secondo programma altrettanto veloce come il precedente, lasciando di fatto inalterato l’orario di chisura del prime time;
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occupare lo spazio liberatosi per anticipare l’inizio della seconda serata che terminerebbe, per questo motivo, non più tardi delle 00.30.
Continua a leggere UNA PRIMA SERATA… DOPPIA!
Personalmente, nonostante la maggior parte dei telespettatori sia favorevole ad una durata inferiore del prime time, appoggerei la prima soluzione prospettata. L’inserimento di un secondo programma in prime time, con la conseguente minore durata del primo, non solo consentirebbe una maggiore offerta per il telespettatore ma lascerebbe anche ai ritardatari la possibilità di poter seguire, sin dall’inizio, un programma nella sua totalità .
D’altro canto, prendendo spunto dalle famigerate serie tv americane, non è un mistero che l’Italia sia uno dei pochi Paesi che “spreca” due episodi a serata per la necessità di coprire l’intera fascia con un unico telefilm quando ben si potrebbero programmare due serie differenti con un singolo episodio per ognuna.
In questo modo la seconda serata non verrebbe toccata. Sono un sostenitore dell’opportunità di arricchire, infatti, la seconda serata con “contenitori” di storie, cronaca e attualità : programmi che innanzitutto tengano compagnia ai telespettatori più nottambuli e, in secondo luogo, siano strutturati in maniera tale da non richiedere una particolare attenzione che si protragga per tutta la durata del programma.
Ritengo il Maurizio Costanzo Show prima versione, quello che per intenderci terminava a notte fonda, una delle migliori esperienze per la fascia oraria di cui parliamo. Un’esperienza che è, ahimè, soltanto un ricordo.
Per la cronaca, la RAI, attualmente, non contenta dello spazio “guadagnato” ha pensato “bene” di riempire un ulteriore blocco, in coda al programma, con un riassunto della puntata terminata pochi minuti prima.
Abbastanza stomachevole!
1. Capitano Sal ha scritto:
5 gennaio 2008 alle 09:06