Non è da tutti creare un personaggio capace di vivere oltre la fiction che l’ha lanciato. Taodue ci è riuscita con Rosy Abate, già antagonista per eccellenza in diverse stagioni di Squadra Antimafia ed ora protagonista dello spin off Rosy Abate – La Serie, pronto al debutto domenica prossima. Il personaggio a cui dà vita dal 2009 Giulia Michelini è stato amato e sostenuto dal pubblico, a dispetto del suo appartenere all’ambiente criminale, e ne ha passate di ogni sorta, tanto che più volte sembrava dovesse uscire definitivamente di scena avendo esaurito le proprie potenzialità; ma in realtà questo non è accaduto e, anche quando non era in scena, lo spettro della Abate si faceva ’sentire’. Ecco dunque cinque cose che il pubblico deve sapere su di lei.
Rosy Abate: cosa bisogna sapere sul personaggio
1. Rosy Abate non è sempre stata una donna di Mafia: ha scoperto il passato criminale della propria famiglia solo quando è tornata in Italia da adulta, dopo tanti anni passati in America, ed ha deciso di entrare a far parte in prima persona della Cupola sono nella seconda stagione di Squadra Antimafia, in seguito all’uccisione del marito.
2. La migliore amica, nonché peggior nemica, di Rosy Abate è stata Claudia Mares, la poliziotta che l’aveva salvata quand’era ancora una bambina dall’attentato in cui persero la vita i genitori. Per gratitudine ed affetto la Abate ha anche collaborato con Claudia, ma poi le due si sono trovate l’una contro l’altra, dichiarandosi guerra; alla fine, però, la Mares le ha salvato la vita sacrificando la propria.
3. Rosy, nonostante l’aspetto minuto, ha una forza incredibile, che ben si sposa con la sua ferocia: nel nono episodio di Squadra Antimafia 6 ha ucciso un uomo grazie ad un solo calcio. Ha commesso, architettato ed ordinato numerosi omicidi con lucidità e freddezza estrema, il più eclatante è stato quello di Ivan Di Meo, l’uomo che amava nonché padre di suo figlio, reo di averla ingannata agendo da infiltrato.
4. Rosy è sempre stata una donna molto passionale. E’ stata sposata con Salvo e, dopo la sua morte, ha collezionato numerosi amanti tra cui ben due poliziotti, ovvero Di Meo e Domenico Calcaterra, con il quale ha condiviso momenti decisamente hot. Nella settima stagione di Squadra Antimafia ha preso i voti, ma poi è scappata dal convento per raggiungere l’uomo e partire con lui per il sud America.
5. Per Rosy lo scopo della propria vita è stato Leonardino, il figlio avuto da Di Meo che inizialmente pensava di aver concepito con il narcotrafficante Vincent Truebla. Il bambino ha avuto una vita turbolenta: è stato rapito, ha subito un trapianto di midollo, dato per morto una volta e poi ucciso da Achille Ferro. La morte del bambino ha fatto perdere il senno a Rosy, che in seguito ha tentato il suicidio, si è fatta suora fino ad essere data per morta, lasciando dietro di sé “solo” un tesoro del valore di circa duecento milioni di euro.
Ma morta, Rosy non è. E la nuova serie di Canale 5 spiegherà cosa ne è stato di lei.