C’erano una volta i cartoni giapponesi, pieni di dramma, sconfitte e risalite, lacrime e gioie. Oggi è cambiato anche il mondo dell’animazione che premia i prodotti comedy, anche quando assumono una veste assai irriverente. Un esempio è il successo di Maledetti Scarafaggi, cartone animato prodotto da Xilam, società francese con a capo Marc Du Pontavice.
Ospite del Mia 2017, il top manager afferma che “l’umore rispetto agli anni 80 è molto diverso“. Oggi si cerca la leggerezza perchè c’è più pressione e stress per il futuro e non è un caso che ci sia “molta più comedy dappertutto, non solo nell’animazione se si guarda al mercato globale dell’intrattenimento“. La comedy ha la caratteristica peculiare di essere basata sui personaggi e non sulle storie, che si ripetono sempre.
Il punto debole, probabilmente, come chiarirà più tardi, è legato al fatto che si tratta di un genere con minori opportunità di merchandising a differenza dell’action in cui hai potenzialmente situazioni diverse e puoi produrre molte varianti dei personaggi. Proprio lo sfruttamento commerciale tramite gadget e affini dei cartoni animati è diventato, negli ultimi anni, un fattore determinante. “Fino a qualche anno fa c’era il successo televisivo e basta, ora non più” dichiara Du Pontavice al cospetto di Marco Chimenz, AD di Cattleya, che con lui ha portato avanti un curioso parallelo tra Maledetti e Scarafaggi e Gomorra, basato sulla presenza di protagonisti cattivi in entrambe le produzioni.
Il papà del celebre cartone animato, poi, ha spiegato quanto possa essere più insidioso il live action rispetto all’animazione. “E’ un processo molto più complesso, c’è un’alchimia che deve funzionare“. Mentre infatti per i cartoni animati c’è un controllo diretto su tutte le fasi, per il live action entrano in ballo elementi esogeni, come gli attori, che influenzano la riuscita. “L’animazione è tutta nella mente del team di creatori (…) Ogni cosa è sotto controllo”.
1. Ba Lordo ha scritto:
21 ottobre 2017 alle 20:28