Probabilmente, data l’ora, le grandi donne del secolo scorso -protagoniste del docufilm- staranno già dormendo sonni tranquilli. Questa sera, anzi stanotte alle 23.50, Rai 3 trasmetterà in prima visione Lievito Madre: le ragazze del secolo scorso, la pellicola nata da un lungo esperimento web di Concita De Gregorio per Repubblica.it, intitolato ‘Cosa pensano le ragazze’. Donne del Novecento molto note o solo molto vere, si raccontano alle donne del Duemila tra filmati d’epoca, memorie e immagini esclusive.
Il film, scritto dalla giornalista insieme a Esmeralda Calabria, nasce dal desiderio delle ragazze di oggi di scoprire, nelle parole e negli occhi delle ragazze del secolo scorso, l’origine della nostra storia e la futura direzione di marcia della società. Presentato in anteprima alla 74^ Mostra del Cinema di Venezia (per cui l’ex direttrice de L’Unità ha curato la rubrica quotidiana Da Venezia è Tutto su Rai 3), a meno di dieci giorni di distanza dalla proiezione al Lido sbarca sul terzo canale, in apertura della nuova stagione televisiva.
Un progetto durato quasi quattro anni, nel corso dei quali sono state raccolte mille interviste a donne di ogni età: tra queste quasi 100 intervistate avevano tra i sessanta e i cento anni. Molte di loro sono celebri nei loro campi: Adele Cambria, Giovanna Tedde, Natalia Aspesi, Nada Malanima, Esterina Respizzi, Lea Vergine, Giulia Maria Crespi, Luciana Castellina, Benedetta Barzini, Giovanna Marini, Emma Bonino, Inge Feltrinelli, Dacia Maraini, Cecilia Mangini, Piera Degli Esposti. Altre sono donne comuni, loro coetanee. Alcune analfabete con alle spalle lavori umili come la mondina, la barista, l’allevatrice di bestiame, la casalinga e la verduraia. Tutte, indistintamente, toccano con interventi di pochi minuti temi come il lavoro, la famiglia, la libertà, il corpo, l’amore, le passioni, i dolori, i mutamenti.
Le immagini che attraversano i loro racconti sono perlopiù tratte da filmini di famiglia con cui si documentano, dagli anni venti agli anni novanta, gli stili di vita del tempo. Le donne che compaiono sono spesso altre rispetto alle protagoniste delle interviste: una scelta che alimenta il senso del film, ovvero quello di raccontare un’unica storia, la storia di tutte. Interviste, confessioni, tasselli unici e privati compongono il mosaico originale di un secolo, di quell’impasto naturale del quale le donne sono da sempre, appunto, il lievito madre.
1. Luca ha scritto:
12 settembre 2017 alle 08:10