Michelle Hunziker e l’avvocato Giulia Bongiorno, fondatrici della Onlus a sostegno delle vittime di stalking Doppia Difesa, non saranno rimaste entusiaste dello spettacolo offerto dalla puntata odierna di “Pomeriggio Cinque“.
Protagonisti del bislacco contenitore di Barbara D’Urso erano, infatti, proprio le vittime di quello stalking tanto “caro” a Hunziker e Bongiorno, affiancate dall’immancabile schiera di opinionisti che questo pomeriggio annoverava tra le proprie fila lo psicologo Alessandro Meluzzi e l’onnipresente Vittorio Sgarbi.
E qualora non foste rimasti soddisfatti dai deliri di onnipotenza gentilmente offerti da Morgan, a fare da contraltare ecco a voi i ben più gravi vaneggiamenti, conditi da puerili insulti, donati da un Vittorio Sgarbi in forma smagliante. Il sindaco di Salemi decide di dire la sua riguardo lo stalking, dando in pasto, nella fattispecie, dettagli scrupolosi riguardanti la sua vita politica oltre che quella privata. Sgarbi vuota il sacco e ammette che nella sua esistenza è stato vittima di molteplici minacce di stampo paramafioso e di molestie da parte di donne innamorate che non accennano minimamente a placarsi. Ma che gli fai tu a le donne? chiosa Barbara D’Urso, decisa a dare una sterzata di leggerezza al delicato argomento. Ma il clima tenue ha i secondi contati poichè la successiva esternazione di Sgarbi è decisamente pesante: “Lo stalking è una sciocchezza voluta dalle signorine in parlamento”.
L’atmosfera diventa incandescente e il dibattito in studio diventa un vero e proprio “duello” tra l’Onorevole e la mamma di Viviana, ragazza 19enne vittima di stalking che ora vive sotto copertura, lontana dalla sua abitazione distrutta da ignoti dopo che la madre (presente oggi in studio) ha denunciato il fatto proprio da Barbara D’Urso nel maggio scorso.
Barbara D’Urso stenta a crederci: tenta di convincere Sgarbi che lo stalking è sfociato spesso in brutali assassini, ma Vittorio, conscio delle proprie esperienze, non abbassa lo sguardo e replica che lo stalking e l’omicidio sono due campi distinti e scindibili. Chi uccide, non l’annuncia. Chi annuncia, non uccide: questa è la nenia assordante ripetuta varie volte da Sgarbi che, per avvalorare la propria tesi, afferma che, nonostante le varie minacce ricevute, è rimasto incolume.
Ma la mamma di Viviana non ci sta e si scatena sfogando la propria rabbia per quanto ascoltato: Si vergogni, la deve smettere! Stia zitto!
Sgarbi accusa i presenti in studio di fare retorica e demagogia e di dire bugie su bugie e, non pago, controbatte ulteriormente, optando per la sua specialità nella quale ormai è un campione incontrastato: l’insulto reiterato: Signora, lei dice balle, balle, balle, balle, balle!
La mamma di Viviana, ormai esasperata, si rivolge a un inerme Alessandro Meluzzi, elargendo un’anomala richiesta d’aiuto: Sgarbi è psicopatico! Lo curi!. Vittorio Sgarbi, non abituato a misurare le parole neanche di fronte a un evento drammatico, conclude il suo intervento con uno sguaiato ed evitabile insulto: Guardi come è grassa! Guarda come è grassa! Vada a dimagrire! Vada a dimagrire! Vada a dimagrire!
Laconica la conclusione della povera signora: Preferisco essere grassa ma intelligente e con un’etica morale! Lei è uno stronzo!”
No comment.
1. enrico ha scritto:
18 novembre 2009 alle 21:08