Gli scarsi risultati ottenuti in passato con le produzioni europee non sembrano impensierire Canale5 che questa sera e domani in prima serata propone al suo pubblico la miniserie francese I Delitti della Salina. La fiction, il cui titolo originale è Le main blanche, è stata trasmessa prima in Belgio e poi in Francia ben 9 anni fa, nella tarda primavera del 2008. Protagonista assoluta del noir è l’attrice Ingrid Chauvin, nel ruolo di Marion Ravel, un’antropologa che segue una serie di casi misteriosi ambientati nelle Saline e nel borgo medioevale di Gueranda in Bretagna. Al suo fianco, nei panni di Franck Mercoeur, l’attore Bruno Madinier, noto al pubblico italiano per aver recitato nella serie Il Commissario Cordier.
I Delitti della Salina – Trama
Nella clinica psichiatrica gestita da Paul e Catherine Creuzot, una paziente che soffre di allucinazioni disegna la scena di un crimine: una mano tagliata che spunta da un cumulo di sale. Il giorno dopo, Gregory Bessi, salinaio con precedenti penali, rinviene una mano nella salina in cui lavora. L’arto risulta appartenere a Marie Giroud, la bisnonna di Catherine, scomparsa il 16 Ottobre 1918. Novant’anni dopo, lo stesso giorno, Catherine Creuzot ha un misterioso incidente automobilistico e scompare. Dalle indagini condotte dalla polizia risulta che Gregory Bessi è stato assoldato da qualcuno, affinché spiasse e fotografasse Catherine Creuzot, ma, durante l’interrogatorio, il salinaio nega di essere il responsabile della scomparsa della donna.
In una grotta viene ritrovato il corpo senza vita di Catherine Creuzot, a cui l’assassino ha amputato una mano. L’arto viene consegnato in un pacchetto a Mathilde Viguier, ricoverata in ospedale, dopo essere stata aggredita da un uomo presentatosi col nome di Adrien Creuzot. A nulla valgono gli sforzi compiuti dall’Ispettore Mercoeur e dal Tenente Morel per rassicurare la ragazza, che fugge impaurita in cima all’edificio e si schianta al suolo dopo un volo di sei piani. Mercoeur, che viene visto sul tetto subito dopo la morte di Mathilde, viene sospettato di averla spinta e, poiché altri elementi sembrano provare il suo coinvolgimento nell’omicidio di Catherine Creuzot, viene arrestato.
In seguito, alle saline viene rinvenuta un’altra mano, appartenente alla bisnonna di Marion. Nonostante Farche, in casa di Mercoeur, trovi documenti compromettenti, Mercoeur viene scagionato grazie ad una definitiva prova d’innocenza. Intanto Isabelle scompare dalla sua cella. Mercoeur e Marion trovano un passaggio che conduce alla parte abbandonata dell’istituto e scoprono che, molti anni prima, il padre di Paul Creuzot, Gabriel, vi ha segregato un ragazzo per “curarlo dalla delinquenza innata”. Le impronte digitali del ragazzo appartengono a Baptiste Sauvaget, amico d’infanzia di Creuzot e Mercoeur. Qualcuno penetra di notte nel laboratorio e distrugge il cadavere sconosciuto, rendendolo non più identificabile. Isabelle, d’accordo con il killer fin dall’inizio, rapisce Marion. Si scopre che Baptiste, tempo prima, ha ucciso il vero procuratore Farche; ne ha nascosto il cadavere nel cimitero e ne ha assunto l’identità, dando inizio al caso della mano bianca per vendicarsi su Paul Creuzot e Franck Mercoeur, responsabili della sua prigionia. Nella grotta, Baptiste attira i due amici e cerca di ucciderli, ma muore a causa del fuoco da lui stesso appiccato.
1. Anna ha scritto:
24 agosto 2017 alle 23:23