“Ho un mandato chiaro da Urbano Cairo: prendere quelli bravi“. Andrea Salerno ce la sta mettendo tutta. E i primi risultati si vedono. Al nuovo direttore di La7 sono bastate poche settimane di lavoro per avviare un’evidente opera di rinnovamento. Massimo Giletti, Zoro, Corrado Guzzanti: questi i nomi dei nuovi acquisti messi a segno dall’emittente sotto la sua regia. “E ne arriveranno ancora“, promette l’ex autore Rai, che in un’intervista al Foglio ha parlato proprio della sua nuova avventura professionale.
“Quella che vorrei fare è una tv di persone capaci, talenti. La voglio rafforzare, conservando il suo dna di carattere informativo (…) La7 ha costretto la Rai a inseguirla nelle dirette. Non è vero che avere una rete all news copre sempre la notizia. Se succede un fatto enorme e drammatico, come la strage del Bataclan, e tu lo lasci a Rai News, non fai percepire al pubblico l’importanza di quello che sta accadendo. La7 è un canale che dovrà sempre più stare nel presente, raccontare quello che succede. Seria, senza essere seriosa (…) Gazebo è fatto da un gruppo di persone molto serie, che fanno i cretini in tv. E che sono credibili“
ha dichiarato Salerno. Sul Foglio, il numero uno di La7 ha poi replicato all’obiezione di aver spostato la rete a sinistra rispetto ad una precedente (e supposta) simpatia grillina:
“Non credo sia mai stata la tv di Grillo. Quando c’era Berlusconi, tutto quello che lo riguardava faceva ascolto. Lui, i suoi uomini, e anche i suoi violentissimi oppositori. Dunque stava molto in tivù. Lo volevano. Ed è stato così anche per Renzi, all’inizio. Chi fa tv ragiona televisivamente. I programmi sono pensati da autori che stanno attenti allo share. Ma io La7 non l’ho mai vista come una tivù grillina (…) Non credo di spostare La7 a sinistra. E poi la sinistra non c’è più“.
Da che parte (e se) sarà orientata La7 ancora non lo sappiamo. Quel che è certo è che la rete avrà una linea visibilmente rinnovata. Arriveranno Corrado Guzzanti (“Un genio. Non è di destra né di sinistra“), Nanni Moretti introdurrà la visione di alcuni suoi film, ma soprattutto debutterà il nuovo acquisto Massimo Giletti. “L’abbiamo voluto insieme” spiega Salerno, riferendosi alla volontà condivisa con l’editore Urbano Cairo. E poco importa se l’ex conduttore Rai sembrerebbe apparentemente lontano dai gusti e dalla concezione di tv teorizzata dallo stesso Salerno.
“I gusti sono una cosa, la capacità un’altra. A qualcuno Giletti può non piacere, ma è un fuoriclasse. Ci possono essere programmi che non ti piacciono, ma che sono fatti bene. Ad esempio C’è posta per te è fatto benissimo. E non mi piace. Come pure Temptation Island. (…) E’ un periodo che mi piace un programma Mediaset che si chiama Emigratis. E’ il lato ipertrash di un viaggio nella società italiana“
ha commentato al riguardo il direttore. Poi una chiosa sullo strapotere degli agenti tv:
“Diventano forti quando non sai fare tv e non sai riconoscere il talento, magari grezzo. Quindi te lo compri già fatto. Io vorrei che La7 fosse l’opposto di questo (…) Ma è la Rai che dovrebbe sperimentare, perché può permetterselo. Io non posso fare seconde serate dove metto alla prova talenti grezzi, la Rai sì”.
Il nuovo palinsesto di La7 è presto spiegato, assieme alla filosofia del suo ideatore. Come sempre, però, le buone intenzioni andranno verificate alla prova dei fatti: appuntamento a settembre.
1. Marco Cappuccini ha scritto:
7 agosto 2017 alle 17:25