10
luglio

Massimo Giletti parla del suo futuro: «Non ho ancora preso una decisione»

Massimo Giletti

Massimo Giletti

Cosa ne sarà del futuro lavorativo di Massimo Giletti, ora che è orfano della sua Arena? Resterà in Rai o, viceversa, si guarderà intorno, alla ricerca di qualche lido più appetitoso? Sono domande, queste, che al momento non hanno ancora una risposta. Intervistato da Libero, il conduttore di Torino non si è voluto sbottonare, dichiarando di non aver ancora individuato la giusta direzione da dare alla sua carriera. Pungolato dal giornalista, Massimo ha anche elogiato a più riprese la propria integrità intellettuale, definendosi “uno spirito libero” e “un anarchico”.

Non ho ancora preso una decisione“, ha ammesso, parlando della possibilità di lasciare Viale Mazzini. “Mio padre”, ha continuato di lì a poco, non senza una certa dose di polemica, “mi ha insegnato l’arte di non abdicare mai a onestà intellettuale e dignità“. Subito dopo, eccolo lanciarsi in un ritratto chiaroscurale della Rai:

Dalla Rai si entra e si esce. Spesso ho trovato in questa azienda persone che non mi hanno aiutato, anzi hanno cercato di ostacolarmi. Però poi c’era una parte sana che mi dava una mano perché sapeva come lavoro. E si stava a galla con gli ascolti“.

Quando gli viene domandato dove porti l’onestà intellettuale, Giletti non ha alcun dubbio al riguardo:

A non scendere a compromessi. Io sono uno spirito libero, un anarchico“.

Nel tentativo di ribadire quanto sia stato vitale, dal suo punto di vista, svolgere la propria professione senza schieramenti o vincoli di sorta, il presentatore torinese cita un emblematico episodio del passato:

Una volta mi ha chiamato un direttore generale perché aveva ricevuto l’ennesima telefonata di protesta e mi ha chiesto: ‘ma lei da che parte sta, non lo capisco’. Gli risposi: se non lo capisce vuol dire che faccio bene il mio lavoro“.

Un Giletti senza peli sulla lingua, che di lì a poco prende la palla al balzo per ribadire la propria avversione nei riguardi di ogni tipologia di casta. Interessante, a proposito, il suo punto di vista nei confronti del ruolo che dovrebbe avere un presentatore in tv:

Sono assolutamente contro la casta, e non solo quella dei politici, anche contro quella dei magistrati. Sono contro le ingiustizie e i poteri forti che si approfittano della loro posizione e non fanno bene il loro mestiere, un conduttore deve stimolare il cambiamento“.

Nel corso dell’intervista, che ha costituito anche l’occasione per ripercorrere a ritroso alcune battaglie mediatiche fatte da Giletti quando era a capo dell’Arena, c’è stato anche spazio per parlare della (ormai ex) concorrenza con il Biscione. In particolare con la Domenica Live di Barbara D’Urso. Di fronte alla domanda se si sia mai sentito in competizione con la trasmissione condotta da Maria Carmela, il presentatore non si fa trovare impreparato:

L’Arena aveva una forte percentuale maschile di pubblico, temevo più le partite sportive. Con la D’Urso siamo stati buoni vicini. Abbiamo storie diverse, ognuno fa la sua televisione“.

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