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maggio

Il «salto dello squalo» della fiction italiana: i singoli momenti che hanno stravolto intere serie tv

Lucia Bosè in Capri

Lucia Bosè in Capri

La fiction, croce e delizia della tv italiana, ha offerto negli anni ai telespettatori storie belle e brutte, destinate a durare nel tempo o a sparire dopo una sola stagione. Ma la longevità non sempre è stata sinonimo di qualità: spesso alcuni titoli si sono trascinati nel ricordo di ciò che erano perdendo credibilità, noncuranti di aver ormai già compiuto il proprio irreversibile “salto dello squalo“. 

Si tratta del punto di non ritorno, di quel momento in cui una narrazione avvia il proprio declino, smarrendo identità e crollando a livello qualitativo. E’ chiamato “salto dello squalo” in (dis)onore della scena di Happy Days nella quale Fonzie, in trasferta a Los Angeles, sfidava gli amici facendo sci nautico e saltava inverosimilmente su di uno squalo. Una scena del tutto fuori contesto, gratuita, che secondo alcuni ha rappresentato la fine di ciò che di bello lui e tutti gli amici di Milwaukee avevano da offrire.

Ebbene, anche alcune importanti fiction nostrane sono cadute nel tranello, andando oltre se stesse, esagerando e snaturandosi per offrire al pubblico qualcosa di diverso e del tutto evitabile che a conti fatti le ha penalizzate in modo irreversibile. Ecco gli esempi più eclatanti.

I peggiori “epic fail” della fiction italiana

Caterina e le sue figlie. All’inizio della terza stagione Caterina (Virna Lisi) viene data per morta in un naufragio, salvo poi essere ritrovata a Cuba, priva di memoria e con una personalità molto più ruspante. Questo ha fatto cadere la fiction nel risibile, già intravisto del resto nella seconda stagione con la tendenza di Agostina (Valeria Milillo) ad interagire con i personaggi delle telenovele;

L’Onore e il Rispetto. Nella quarta stagione super Tonio Fortebracci, ormai inarrestabile, arriva finanche a volare per salvarsi la pelle. La scena può essere considerata il momento clou di una iper ed inquietante celebrazione del criminale dal cuore (molto in fondo) buono, iniziata con la morte del fratello Santi (Giuseppe Zeno), che era il suo alter ego e vero eroe positivo della storia;

Tutti pazzi per amore. Nella seconda stagione Michele (Neri Marcorè) muore e diventa un angelo che interferisce continuamente dal Paradiso con gli altri personaggi, già tutti sovraeccitati; questo, alternato alle scene con protagonista lo psichiatra (Giuseppe Battiston) che analizzava il tutto, ha portato ad un totale caos narrativo;

Un Medico in Famiglia. Nella quinta stagione c’è l’arrivo di una famiglia di indiani che stravolge il quartiere. Ciò, insieme all’elezione (poi svanita nel nulla) di nonno Libero a sindaco di Poggiofiorito, ha rappresentato l’annus horribilis per i Martini, che hanno così perso per sempre la coerenza e la genuinità degli inizi;

Distretto di polizia. Nella sesta stagione la linea orizzontale è ancora una volta forzatamente incentrata su uno dei protagonisti. Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi) indaga su un criminale che ha incrociato in passato e coinvolge l’amico Mauro (Ricky Memphis), protagonista del colpo di scena della stagione. L’ispettore Belli viene coinvolto in una sparatoria e il pubblico non saprà mai se si è salvato o meno (nelle vicende è ufficialmente morto). Da lì a poco anche Ardenzi lascia il Commissariato e la serie perde smalto, collezionando tanti nuovi personaggi incapaci di bucare il video come loro;

I Cesaroni. Nella quarta stagione Lucia (Elena Sofia Ricci) decide di trasferirsi improvvisamente a Venezia mandando in crisi il suo matrimonio con Giulio (Claudio Amendola); il calore familiare va così sfumando e lascia spazio ad un freddo andirivieni di personaggi, tra cui quello della stessa Lucia, che torna pentita nella quinta salvo poi sparire di nuovo;

Il Bello delle Donne. Nella seconda stagione Elfride (Eva Grimaldi) perde una figlia, viene rinchiusa in una clinica psichiatrica, violentata, costretta all’aborto, tenta il suicidio e si salva miracolosamente. In seguito morirà da eroina. Il dramma spicciolo esplode, al limite del caricaturale, e quel tipo di narrazione culminerà poi nell’improbabile revival del 2017;

Le Tre rose di Eva. La morte nella terza stagione della protagonista Aurora (Anna Safroncik), che “resusciterà” nella quarta, è stato l’ultimo atto di una svolta sovrannaturale che ha appesantito la narrazione facendo perdere fiducia ai telespettatori;

Capri. Nella terza stagione, dopo l’uscita di scena di tutti i personaggi principali, appare donna Isabella (Lucia Bosè), da sempre considerata morta: sulla sua eredità era stata costruita tutta la trama del passato;

Squadra Antimafia. Nella settima stagione di Squadra Antimafia Rosy Abate (Giulia Michelini) esce di scena rinchiudendosi in convento e nell’ottava viene data per morta senza grossa convinzione. Senza di lei la serie perde senso ed intensità, chiudendo per sempre e lasciando spazio ad uno spin off con lei come protagonista assoluta (a settembre su Canale 5).

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14 Commenti dei lettori »

1. CLAUDIO ha scritto:

29 maggio 2017 alle 14:47

Non sono d’accordo con l’inserimento di “Tutti Pazzi per Amore” che considero una Fiction meta-seriale. era proprio questa narrazione surreale che la rendeva strana, atipica ed eccezionale rispetto al panorama delle fiction nostrane. Il patto finzionale ha sempre funzionato al 100%.



2. Giuseppe ha scritto:

29 maggio 2017 alle 15:08

L’onore e il rispetto, così come tutte le fiction di Garko, ha “saltato lo squalo” già al primo ciak.



3. xxxxx ha scritto:

29 maggio 2017 alle 15:09

Non sono d’accordo con il salto dello squalo di “Un Medico In Famiglia”: quella stagione, tutto sommato, è stata perlomeno divertente, e comunque va dato atto agli sceneggiatori di essersi rifatti la stagione dopo, che a mio avviso è una delle migliori di sempre. Il vero salto dello squalo, secondo me, è stato l’episodio finale dell’ottava stagione, troppo ridicolo, poco credibile e con troppa carne al fuoco.
Per quanto riguarda I Cesaroni, invece, secondo me il salto dello squalo è stata la puntata “Alla ricerca del tempo passato”, di cui non voglio parlare perché mi vengono i brividi tutt’ora solo a pensarci.
Concordo, invece, sulle Rose di Eva.



4. Esabac ha scritto:

29 maggio 2017 alle 18:38

La stagione 5 del medico è stata dimenticabile ma non il salto dello squalo. La sesta è stata, insieme alla nona e la decima al pari delle prime 4, però è qualcosa di davvero imbarazzante la storia di Cettina dispersa, ritrovata senza memoria e apparsa in vari sogni. Una fine indegna per quel personaggio.
Dimenticabilissime la settima e l’ottava in toto.

Per quanto riguarda i Cesaroni la quarta e in particolare la sesta, avevano ormai poco a che fare con lo spirito originario della fiction ma erano godibili. Totalmente da cancellare l’imbarazzante quinta stagione tra viaggi nel tempo e principesse. Inoltre a mio parere sarebbe stato meglio non far proprio tornare Lucia per una sola stagione.



5. Enzo ha scritto:

29 maggio 2017 alle 19:47

Articolo davvero ben fatto, complimenti.
Concordo su tutto (ovviamente delle serie che ho visto).
Sopratutto sulle te rose , anche se spero rinsaviscono con la 4 serie, SAM e sopratutto I CESARONI.
I Cesaroni per me sono finiti con la terza stagione .. tre serie indimenticabili, belle , vere , fatte bene, inconfondibili. Dalla quarta in poi una discesa incredibile … nella quarta l’abbandono inspiegabile di Lucia, nella quinta la distruzione del perno della saga l’amore di Marco ed Eva e poi la sesta non erano più i Cesaroni, un’altra famiglia, un’altra fiction.
Da fan dico che sarebbe bello dare un degno finale alla serie perchè le prime tre resteranno insuperabili e siccome sono state “macchiate” e “cancellate” dalle serie seguenti .. ecco fare anche due puntate ma ripristinare e ridare la fin giusta ad una delle fiction più belle di sempre. Lo spero sempre. Personalmente faccio finta che i Cesaroni siano finiti con la terza stagione cosi da non avere l’amaro in bocca e tenermi un bel ricordo non rovinato dall’incapacità autoriale di scrivere altre stagioni.



6. Esabac ha scritto:

29 maggio 2017 alle 20:46

Tuttavia Enzo secondo me l’addio di Lucia nella quarta stagione non avrebbe casuato il declino che poi è effettivamente accaduto se fosse stato ben trattato. Gia si sapeva che la Ricci sarebbe tornata nella quinta, infatti mell’ultima puntata della quarta ritorna. La quarta avrebbe potuto portare una nuova protagonista femminile, un’ipotetica quinta in uno scontro con Lucia e magari una fine non insieme ma magari accettabile per Lucia e Giulio e ripartire con la sesta (in cui gia si saoeva che la rixxi non ci sarebbe stata). Invece come anche Un Medico In Famiglia, in Italia non esiste mai un progetto a lungo termine (che io ricordi solo Una Grande Famiglia e la seconda serie dei Cesaroni) e questo penalizza le trame che devono sempre autoconludersi perche non si sa mai che ne sarà del Cast e quando si farà una nuova stagione.



7. Arturo ha scritto:

29 maggio 2017 alle 21:18

Non condivido: solo due parole per riassumere il mio pensiero. Ovviamente ci sarebbero i distinguo per ciascuna delle fiction tirate in ballo, inoltre alcune di queste fiction non le ho seguite in maniera continuativa. Ovviamente è soggettivo, per certi versi avrete anche ragione….



8. Arturo ha scritto:

29 maggio 2017 alle 21:19

Non condivido totalmente: solo due parole per riassumere il mio pensiero. Ovviamente ci sarebbero i distinguo per ciascuna delle fiction tirate in ballo, inoltre alcune di queste fiction non le ho seguite in maniera continuativa. Ovviamente è soggettivo, per certi versi avrete anche ragione….



9. enzo ha scritto:

30 maggio 2017 alle 13:12

Esabac puoi anche aver ragione. Visto che si sapeva che la Ricci tornava alla 5 stagione dovevano fare una 4 stagione completamente diversa!!! Ha avuto una trama orrenda , invece si poteva trovare un altro filone di racconto. Ma poi la quinta … si la Ricci era tornata ma rovinare la storia di Marco ed Eva stata la cosa più assurda che si potesse fare!!! Una storia che era il perno dell’intera saga da 5 stagioni… li hanno toppato alla grande forse più dall’addio della Ricci (che poi è tornata) il vero salto dello squalo è stato li.
La sesta neanche lo vista ma mi hanno detto e ho letto in giro che era irriconoscibile, non era la stessa fiction.
E la crisi delle fiction Mediaset nascono anche da qui: la delusione di molti fan di serie storiche distrutte da scelte autoriali di scarsissimo livello per proseguire la serie quando invece bisogna chiudere prima.



10. ANGELO ha scritto:

30 maggio 2017 alle 16:23

Secondo me CAPRI rimane una delle più’ belle fiction della RAI sopratutto per la location usata per girare le scene, da rivedere!



11. xxxxx ha scritto:

2 giugno 2017 alle 15:25

Esabac: Cettina, perlomeno, è stata ritrovata e riportata da Torello, non è finito male il suo personaggio, dai…



12. Luca ha scritto:

22 agosto 2017 alle 21:26

Ricordo anche quella porcheria delle 2 puntate de I Cesaroni ambientate nell’antica Roma
Altro che salto dello squalo ,lì si parla di salto della balena
Ricorda un po’ i fumetti di Topolino ,con i personaggi catapultati in improbabili viaggi nella storia…ma quelli erano fumetti…
Davvero raccapricciante



13. xxxxx ha scritto:

23 agosto 2017 alle 14:35

Luca: fortunatamente, “Alla ricerca del tempo passato” era una puntata sola. Peccato, perché fino all’episodio prima la serie mi piaceva.



14. tinina ha scritto:

23 agosto 2017 alle 15:31

Avete dimenticato Don Matteo con il matrimonio tra Patrizia e il capitano Tommasi alla fine dell’8 stagione e la incomprensibile uscita di scena di Patrizia a partire dalla 9 stagione



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