I giovanissimi d’oggi hanno la loro Bayside School, più ingenua e più articolata di quella che spopolava negli anni ‘90 su Italia 1, ma capace di parlare un linguaggio facile da comprendere e vicino alla loro quotidianità. La scuola in questione è la Milano Fashion Academy, che fa da sfondo alle storie di Maggie & Bianca Fashion Friends, in onda alle 14.35 e alle 20.00 su Rai Gulp.
Maggie & Bianca Fashion Friends: un mix di elementi moderni che funziona
La forza della serie, ideata dal padre delle Winx Iginio Straffi, è tutta nella sua ambizione: in Maggie & Bianca Fashion Friends c’è tutto quello che può interessare ai non più piccolissimi, tutto quello che fa parte del mondo dei grandi ma che a loro per certi versi è ancora precluso, e che grazie alla serie possono osservare da vicino sentendosene un po’ parte.
C’è la musica, con le sue esibizioni e competizioni, con i mini talent show che portano alcune puntate a somigliare a quelle di X Factor; c’è la passione per la moda, ci sono i nuovi linguaggi dei media come ad esempio i blog, che le due protagoniste aggiornano nel corso delle puntate. E soprattutto, ci sono i primi amori, i grandi sogni, le tensioni e dunque i primi nemici, dai quali bisogna imparare a difendersi.
Maggie & Bianca Fashion Friends: eccessiva teatralità nella recitazione
Tutto questo insieme di elementi diversi sulla carta potrebbe sembrare confusionario, ma invece funziona, creando un flusso unico in cui i telespettatori possono tuffarsi, affezionandosi facilmente ai personaggi. Fatta eccezione per alcuni interpreti adulti e già noti al pubblico televisivo – per esempio Paolo Romano, Eugenio in Un Posto al Sole – i protagonisti sono tutti giovanissimi, in alcuni casi acerbi; nell’interpretare i propri ruoli ci mettono molta enfasi e grande partecipazione, forse troppa, dando spesso al tutto un tono un po’ teatrale che, però, visto il target ci può stare.