Un collegamento di Domenica Cinque con casa di Lele Mora, circondato da vallette, saltimbanchi e boa, riserva una preziosissima chicca agli amanti storici della tv: ritroviamo infatti con grande piacere Nilla Pizzi, assente da moltissimo tempo dal video, eccezion fatta per qualche comparsata a I migliori anni, e oggi apparsa inesorabilmente sul viale del tramonto.
Monumento della canzone italiana del tempo che fu, amabile con la sua bonaria allegria, oggi la leggendaria cantante di Papaveri e pavere, Vola colomba e Grazie dei fiori non è riuscita minimamente a interagire con Barbara D’Urso che cercava in tutti i modi di farle proferir parola. Abbiamo avuto una risposta per il fatto che non circoli più in televisione: ormai i suoi novant’anni suonati (e cantati) si fanno sentire.
Nulla a che vedere con la vulcanica Rosetta che sabato sera a C’è posta per te ha dato dimostrazione di quanto si possa essere decisamente vispi alla veneranda età di ottantotto anni. La Pizzi è apparsa come imbalsamata, con uno sguardo assente e un udito che è volato via. Una statua di sale ormai che nemmeno i numeri di Loredana Bertè, oggi in versione gatto miagolante con annesso foglio di rivendicazione poco comprensibile, riescono a scalfire.
Se non è riuscita a scuoterla nemmeno il terribile balletto della folkloristica Francesca Cipriani, sobria men che mai e con tutta la sua mercanzia ovviamente al vento, di solito ottimo defibrillatore, dubitiamo veramente che la Pizzi possa tornare in sensi per nuove esibizioni in quella tv che tanto le ha dato in termini di popolarità.
Al di là di ogni sorriso lascia tanta malinconia vedere lo stillicidio della vecchiaia che abbatte veri e propri pezzi di storia della tv, che forse per il loro fascino mitico sembrerebbero non dover invecchiare mai e invece non possono che arrendersi allo scorrere inesorabile del tempo.
1. comaresulbalcone ha scritto:
16 novembre 2009 alle 13:21