Gigi e Ross

Da Napoli con Furore. Gigi e Ross irrompono di nuovo nel prime time di Rai2: da oggi, venerdì 31 marzo, i due comici partenopei affiancheranno Alessandro Greco (qui la nostra video-intervista) nella riedizione del celebre programma musicale. Il loro ruolo sarà quello dei ‘disturbatori’ irriverenti sul campo di gioco di Furore. “Non saremo meno scalmanati dei concorrenti!” ci anticipano loro in questa intervista in cui, tra una battuta e l’altra, ci hanno anche parlato del loro addio a Made in Sud.

Che ci fate esattamente a Furore?

Ross: E’ quello che si chiede anche la Rai, forse.

Gigi: Noi siamo orgogliosi di essere qui, siamo dei fan di Furore e quindi condurlo dopo vent’anni… Siamo contenti di dividere questo palco con Alessandro Greco che è un amico e un professionista.

R:  Ci hanno messo ben vent’anni per sceglierci. In realtà vi do uno scoop, non ci hanno scelto vent’anni fa perché avevamo sei anni. E all’epoca Alessandro Greco aveva già sessant’anni.

Appunto, che ruolo avrete a Furore rispetto ad Alessandro Greco?

R: Noi siamo i badanti di Alessandro. Oh, ma stiamo scherzando!

G e R: Alessandro sarà il giudice supremo in questa gara tra due squadre di scalmanati. Noi staremo in campo, saremo il suo braccio armato. E non saremo meno scalmanati dei concorrenti! Quindi lui dovrà badare a noi, ai vip che giocheranno, e proprio per questo il suo compito forse sarà ancora più arduo rispetto a vent’anni fa.

A proposito di vent’anni fa: allora voi eravate anche appassionati delle inquadrature alle ballerine, giusto?

G e R: Ma stai scherzando? Come fai a dire una cosa del genere? Prima dell’avvento di You..xxx ci dovevamo accontentare di Furore (sorridono, ndDM). Noi saremo i disturbatori ma sempre con grande rispetto. Siamo entrati in punta di piedi a casa di un altro conduttore e andremo via presto a calci del conduttore stesso. Però siamo contenti.

Avete un po’ rammarico per Made in Sud che avete lasciato?

G e R: Come ha spiegato la direttrice Ilaria Dallatana, noi portiamo nel cuore Made in Sud, salutiamo tutti i nostri colleghi e gli vogliamo tanto bene. E’ stata una scelta della rete affidarci prima Sbandati e poi Furore e di dare una virata a Made in Sud, facendolo diventare più un varietà.

Ma lo guardate ancora?

G e R: Certo. Noi sosteniamo ancora Made in Sud, anche perché siamo andati in onda subito dopo con Sbandati e abbiamo anche ospitato Gigi D’Alessio.

Questa vostra nuova avventura, ha affermato la direttrice di rete, servirà a lanciavi in un nuovo percorso. Voi come la vivete? Magari in passato eravate più legati solo ad un pubblico del sud e ora cambiate…

R: In realtà noi prima di iniziare l’avventura a Made in Sud abbiamo fatto esperienze a Zelig, Mai dire, Colorado, quindi ci siamo sempre interfacciati più con un pubblico del nord. In realtà è come se fosse un ritorno. Noi uniremo l’Italia, come la Salerno-Reggio Calabria.

G: La cosa che ci inorgoglisce molto è il fatto che abbiamo parlato ieri con i ragazzi più giovani di noi che ricordavano tutte le nostre parodie a Colorado e Zelig. Ci hanno fatto sentire due nonni incredibili. Però è bello, vuol dire che abbiamo costruito nel corso degli anni un pubblico fedele.

G e R: Ce li porteremo in pensione con noi. E anche sulla coscienza probabilmente.

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