Passato lo spavento, The Big Bang Theory può finalmente guardare al futuro. Dopo le settimane di attesa che avevano visto CBS e Warner Bros Television faticare nel trovare un accordo, la sitcom è ora certa di tornare per altre due stagioni. In effetti, Leslie Moonves, capo del network statunitense, aveva preannunciato con ottimismo sviluppi imminenti, e così è stato. L’ufficializzazione del rinnovo è quindi arrivata puntuale – anche via Twitter – regalando ai fan 48 nuovi episodi, per ridere delle stranezze di Sheldon e compagni almeno fino al 2019. Non è ancora chiaro, infatti, se il dodicesimo capitolo condurrà al tempo stesso al tramonto della serie.

Hot off the press! The #BigBangTheory has been renewed for two more seasons. 🎉 Here’s what you need to know: https://t.co/wd3BDx4KO1 pic.twitter.com/KiyP5JwZ1s

— The Big Bang Theory (@bigbangtheory) 20 marzo 2017

D’altronde, immaginarne la cancellazione sarebbe stato piuttosto surreale, non solo per il titolo di regina degli ascolti, ma anche per lo status di show redditizio su tutti i fronti, spesso fondamentale per lanciare e rilanciare altri titoli di rete (da Mom a Scorpion, da Life in Pieces alla nuova Kevin Can Wait), come si prospetta per il debutto dello spin-off Young Sheldon.

The Big Bang Theory: lo show rinuncerà ad Amy e Bernadette?

Se, per quanto complicata, la conferma pareva scontata, ad assicurare l’effetto sorpresa hanno pensato i volti della sitcom. L’accordo raggiunto non ha infatti risolto la spinosa questione sui contratti di Mayim Bialik (interprete di Amy) e Melissa Rauch (Bernadette), che starebbero ancora negoziando un aumento significativo dei propri compensi, finora fermi a “soli” 200.000 dollari a episodio, e dunque decisamente contenuti rispetto al milione di dollari pattuito dai colleghi. La decisione dei cinque interpreti principali di ridurre i propri stipendi a 900.000 dollari a puntata è però andata a buon fine e consentirebbe a Bialik e Rauch di superare ampiamente i 400.000 dollari per ciascun episodio. Soluzione che, pur non raggiungendo la parità salariale richiesta, sarebbe secondo Deadline.com vicinissima, garantendo alle due attrici un guadagno adeguato alla crescente centralità dei loro ruoli, sui quali la comicità di The Big Bang Theory si è sempre più ripiegata e a cui sarebbe ormai davvero poco conveniente rinunciare.

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