Due donne dai caratteri opposti, unite da un autentico rapporto di amicizia e da un’intesa lavorativa a dir poco perfetta. Jane Rizzoli (Angie Harmon) e Maura Isles (Sasha Alexander) sono diventate nel corso degli anni una delle coppie più seguite del mondo poliziesco e si preparano ora a salutare il piccolo schermo. Dopo l’addio, nel settembre scorso, al pubblico statunitense, Rizzoli & Isles si avvia a conclusione anche in Italia. Inizia infatti questa sera la settima e ultima stagione del procedural targato TNT, in onda con i primi due episodi a partire dalle 21.15 su Premium Crime (DTT pay, canale 313).
Nel corso delle 13 puntate inedite, ridotte nel totale rispetto ai capitoli precedenti, la detective e il medico legale di Boston torneranno a destreggiarsi tra nuovi casi da risolvere, questioni di cuore e progetti per il futuro. L’apertura della stagione riprenderà tuttavia le fila del finale precedente, il quale si era chiuso con uno sparo durante i festeggiamenti per il matrimonio di Korsak (Bruce McGill) e Kiki (Christina Chang). Ebbene, la squadra si rimetterà sulle tracce di Alice Sands (Annabeth Gish), per consegnarla alla giustizia prima che la sua pericolosa ossessione per Jane la porti a colpire ancora.
Ispirata ai romanzi dell’autrice Tess Gerritsen, Rizzoli & Isles si è inserita fin dal suo esordio (avvenuto nel 2010) tra le serie di punta di TNT, proseguendo con una buona, seppur in calo, scia di ascolti fino all’epilogo. Non si legherebbe quindi al riscontro del pubblico la motivazione della sua conclusione, quanto piuttosto alla sensazione che fosse necessario chiudere un ciclo per proiettarsi verso nuovi contenuti. Kevin Reilly, capo della rete via cavo, ha infatti sottolineato a The Hollywood Reporter come, dopo sette stagioni, la scelta sia stata decisamente più facile e naturale, ritenendosi soddisfatto del risultato ottenuto dalla serie, tra le poche cable a superare i 100 episodi. “Sentivo che fosse arrivato il momento. E tutti sono stati d’accordo”, ha dichiarato poi alla Television Critics Association, definendo “molto soddisfacente” l’esperienza delle due protagoniste (che probabilmente non si sarebbero opposte a un eventuale prosieguo) e confessando di sentirsi “grato e ispirato dal lavoro fatto […], ma anche entusiasta di guardare a quanto il futuro possa riservare”.