Adriano Celentano è un vero e proprio mito del panorama artistico italiano, un’icona mediatica che sia quando parla che quando tace (con le sue proverbiali “pause”) è in grado di smuovere opinioni e clamore. Questa volta Celentano, anticonformista per professione, scende in campo (sul Corriere della Sera) a favore della musica di X Factor e contro la Rai non innovativa. Il risultato? Un’autentica “marchetta” a favore della amata moglie/giudice Claudia Mori e della trasmissione che quest’anno non brilla certo, nè per ascolti nè per innovatività.
“A chi devo dire bravo? Immagino a Giorgio Gori. È lui il produttore di questo riuscitissimo programma. Mi sento quasi in colpa di non aver seguito le edizioni precedenti.” La telepromozione molleggiata continua poi sul cast - “I Giudici, i veri protagonisti di questo spumeggiante spettacolo coadiuvati dalla forza motrice di Francesco Facchinetti. […] Mi sbaglierò ma la x dei «quattro cavalieri» credo sia la cosa più interessante che ho visto da quando la Rai ha iniziato il suo devastante declino -, i talentuosi concorrenti (guarda caso il suo preferito è Giuliano Rassu, capitanato dalla Mori) ed ovviamente sulla moglie – “Non pensavo che Claudia dopo tanti anni lontana dalle scene, recuperasse così in fretta, fin dalla prima puntata, una padronanza scenica che, non lo nego, ha spiazzato anche me.
L’enciclica poi continua con un duro affondo contro la mancanza di programmi Rai e Mediaset che valorizzino davvero i cantanti: “Se un cantante volesse promuovere il suo disco, non può andare da Pippo Baudo a «Domenica in» o a «Domenica Cinque» o «Quelli che il calcio», perché vorrebbe dire SUICIDARSI lui e tutta la sua famiglia”). E l’Xconsorte se la prende anche con il nuovo corso Rai, reo a suo dire di ripetitività e di tagliare i costi proprio alle iniziative più innovative e interessanti.
Una lettera, quella di Celentano, condivisibile oppure contestabile in molti punti. Ad esempio si potrebbe far presente che le due edizioni ravvicinate del talent show hanno “ammazzato” proprio l’innovatività che il format aveva; si potrebbe sottolineare che in alcune fasi del programma le diatribe tra i giudici hanno la meglio sulla gara vera e propria, oppure si dovrebbe far presente al Molleggiato che anche X Factor “campa” di ospiti musicali che spesso non sono minimamente interessati alla musica e ai concorrenti, ma solo alla loro promozione.
“Portare l’acqua al proprio mulino” è umano e Celentano è evidentemente “umano”. E’ umano ed è normale la sponsorizzazione della moglie e dei suoi progetti, così com’è normale il suo personale elogio a Del Noce che, a differenza di altri, gli ha spesso lasciato carta bianca e budget infiniti per i suoi programmi, ma bisogna altresì avere la lucidità di sottolineare tutti i limiti di un’analisi soggettiva e di parte. Insomma: anche i miti possono “toppare”. Di sicuro, dopo una sponsorship del genere, un posto d’onore durante la puntata finale non glielo toglie nessuno.
NdDM: Celentano si lascia scappare che forse per la prossima edizione X Factor non avrà più il day-time (ritenuto una “spesa inutile”)… possiamo dire allora che, forse, non eravamo gli unici a pensarla in un certo modo.
1. roberto ha scritto:
11 novembre 2009 alle 13:55