TV-verità, oltre la soglia del dolore. Con una campagna promozionale messa in campo fin dall’apertura della nuova stagione, TV2000 presenta con orgoglio “Kemioamiche”, in onda a febbraio sul canale della CEI e su Real Time. Sei puntate per sei storie: le protagoniste sono sei donne, chi single e chi sposata, con o senza figli. Tutte hanno una famiglia, un lavoro, degli amici, una vita. Denominatore comune per loro diventerà la scoperta del tumore al seno.
Un documentario racconterà il loro smarrimento, il terrore di non farcela, la speranza della guarigione. Altro filo conduttore è la chemioterapia, un passaggio efficace e fondamentale per la cura della malattia ma che le espone a prove ulteriori come la debolezza fisica e la sospensione temporanea della normale quotidianità. Ciò che pesa più di tutto è la perdita dei capelli, un’ennesima mutilazione della propria femminilità, per chi ha già subito l’asportazione dei seni, ma anche per chi non ha fatto ancora l’operazione. E’ come mettersi a nudo, perdere ogni difesa.
Tanti momenti difficili che però si possono e si devono condividere perché l’unione fa la forza. Nei sei episodi ritroveremo le relative testimonianze di donne in difficoltà che si uniscono, con energia e ironia, affidandosi alle mani dei medici, per insegnare a sapersi accettare nella propria fragilità.
‘Kemioamiche’, deve il titolo alla chat in cui condividevano le emozioni e nasce da un’idea di Chiara Salvo, dopo l’esperienza personale nella lotta contro il cancro. Con la sua Kimera Produzioni, coinvolge nel progetto l’organizzazione “Susan G. Komen” per la lotta ai tumori al seno e il Prof. Riccardo Masetti del Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
Un docu-reality dotato di un linguaggio al confine con il musical, per raccontare sei donne eccezionali alle prese con “i nemici numero uno”: la malattia ma soprattutto noi stessi e la paura nel pronunciare anche solo la parola “tumore”, oltre a quella di affrontare il lento e faticoso percorso di cura.
Una donna su otto in Italia si ammala ogni anno di tumore al seno ma l’87% delle donne italiane guarisce. Ed è proprio nella possibilità della guarigione, che ricomincia la risalita.