L’ultimo arrivato tra i volti di Sky Atlantic è un uomo nel cui profondo non è rimasto nient’altro che pietra. Proprio come una cava, dalla cui traduzione inglese (non a caso) deriva il suo soprannome, “Quarry”, che presta anche il titolo alla miniserie in partenza con i primi due episodi alle 21.15 di questa sera.
La trama di Quarry – Pagato per uccidere viaggia così fino al 1972, per introdurre la complessa figura di Mac Conway (Logan Marshall-Green), un veterano del Vietnam che, di rientro a Memphis insieme al compagno d’armi Arthur Solomon (Jamie Hector), non viene accolto come un eroe, bensì travolto da un’ondata di odio e disprezzo per il suo presunto coinvolgimento in un massacro di guerra. Demonizzato ed emarginato, Mac fatica ancor più nel tornare alla quotidianità e nel ricostruire il rapporto con la moglie Joni (Jodi Balfour). Un incubo che si infittisce, quando un misterioso uomo, “Il Broker” (Peter Mullan), decide di sfruttarne il crescente malessere e l’ormai inaridita capacità di provare emozioni. Incastrato da una proposta che non potrà rifiutare, Mac si troverà ben presto implicato in una distruttiva rete di corruzione e omicidi.
Il sottotitolo italiano, Pagato per uccidere, definisce solo superficialmente questa produzione HBO, nei mesi scorsi in onda sulla “sorella” Cinemax. Non tanto lo snodarsi delle vicende, quanto piuttosto la profondità del suo protagonista, afflitto da un disturbo da stress post-traumatico portato all’attenzione pubblica proprio negli anni del conflitto, rappresenta infatti il vero cuore dell’intreccio basato sull’omonima serie di romanzi scritta da Max Allan Collins (dal cui Road to perdition è stato tratto il film Era mio padre). Sullo sfondo noir creato da Graham Gordy e Michael D. Fuller (entrambi tra gli autori di Rectify), Logan Marshall-Green (24, The O.C., Snowden) interpreta un personaggio costantemente combattuto tra il desiderio di normalità e la crescente convinzione di essersi trasformato nell’apatico assassino che la società vede in lui. A dirigere interamente gli otto episodi, Greg Yaitanes, tra i produttori esecutivi insieme a Steve Golin (True Detective, The Revenant) e rinomato nel mondo seriale per aver lavorato a titoli come Lost, Dr. House, Grey’s Anatomy e Banshee, alla quale questa miniserie è stata peraltro accostata.
Come ormai consuetudine di Sky Atlantic, la prima puntata resterà online per una settimana sul sito del canale, visibile anche ai non abbonati.