Non intende fermarsi la stagione dell’horror, che attinge ancora una volta allo scenario dei morti viventi per movimentare questo autunno seriale. Dopo il ritorno sconvolgente di The Walking Dead, si riaffaccia al teleschermo anche Z Nation, pronta a debuttare con la terza stagione. Il primo dei 15 episodi inediti è previsto per questa sera alle 21.00 su AXN Sci-Fi, con una durata di ben 85 minuti, superiore quindi alla media di puntata.
Le vicende non riprenderanno tuttavia dall’esatta fine del capitolo precedente, sviluppandosi piuttosto come un flashback preparatorio a un intreccio che vedrà il gruppo ora formato da Roberta Warren (Kellita Smith), Doc (Russell Hodgkinson) e Addy (Anastasia Baranova), insieme ai volti nuovi di Hector Alvarez (Emilio Rivera) e Sun Mei (Sydney Viengluang), cercare di fermare Murphy (Keith Allan). Quest’ultimo è infatti alla guida di un vero e proprio esercito di ibridi, a metà tra il genere zombie e quello umano. Oltre a loro, si paleseranno altre minacce, come i Wolf-Z, gli Electro-Shock Z e i selvaggi “Enders”, che renderanno il raggiungimento dell’obiettivo sempre più difficile, ampliando e modificando inoltre lo scenario del racconto.
La stagione in arrivo si preannuncia dunque punteggiata di momenti ulteriormente spettacolari e folli, pronti ad amplificare la vena di assurdo che ha contraddistinto questo show fin dal suo esordio. Scritta da Karl Schaefer e Craig Engler, Z Nation è infatti una creazione della statunitense The Asylum, che porta per la prima volta sul piccolo schermo tutta l’originalità dei titoli suoi pregressi, tra i quali spicca senza dubbio Sharknado. Con una corposa serie di rifacimenti a basso costo dei più famosi lungometraggi (definiti dalla stampa americana “mockbuster”), la casa di produzione ha saputo rivisitare un ampio ventaglio di generi, facendo della qualità approssimativa e dell’ironia la sua cifra stilistica.
Il comedy-drama post-apocalittico si inserisce proprio nel filone da essa meglio reinterpretato, vale a dire quello horror e catastrofico, senza nascondere l’evidente richiamo alla più illustre cugina di AMC. Ad ogni modo, per quanto spesso aspramente criticata, Z Nation è riuscita a farsi apprezzare per aver intrapreso una strada opposta alla drammaticità di The Walking Dead, sostituendo il tentativo potenzialmente vano di imitarla o contrastarla con la più scaltra volontà di restituirne una sorta di parodia, senza fingere di prendersi sul serio. Intento, questo, che non le ha impedito così di ritagliarsi una propria fetta di seguaci, ottenendo in Italia anche una seconda messa in onda in chiaro su DMAX.