12
novembre

TALE E QUALE SHOW 2016 – IL TORNEO: GIULIA LUZI VINCE LA PRIMA SFIDA. CLASSIFICA E FOTO

Giulia Luzi imita Christina Aguilera

È stato uno degli incarichi più complessi da svolgere. Ma Giulia Luzi ce l’ha fatta riuscendo a portare sul palco di Tale e Quale Show 2016 – Il torneo una buona riproposizione di Christina Aguilera. La sua performance attira il pubblico alla tv. La voce, pur se non esagerata, è forte e crea un certo pathos. Azzeccato anche il trucco. Una bella sorpresa. Che sia lei la vera conferma in questa seconda parte di gara? Staremo a vedere. In ogni caso, nella puntata del “cambio della guardia”, se così la possiamo chiamare viste le tre new entry provenienti dalla passata edizione, il pubblico ha assistito ad un inevitabile innalzamento del livello delle prestazioni. Ecco quindi, la classifica integrale e le foto, della prima tornata del torneo 2016 di Tale e Quale.

Tale e quale show 2016 – Il torneo | Classifica puntata 11 Novembre

1. Giulia Luzi (Christina Aguilera): 64 punti

2.Francesco Cicchella (Freddie Mercury): 62 punti

3.Massimo Lopez (Nicola Di Bari): 57 punti

4.Bianca Atzei (Giusy Ferreri): 50 punti

5.Leonardo Fiaschi (Enrico Ruggeri): 49 punti

6.Davide Merlini (Sting): 47 punti

6.Tullio Solenghi (Fred Buscaglione): 47 punti

8.Manlio Dovì (Francesco Nuti): 45 punti

9.Silvia Mezzanotte (Celine Dion): 44 punti

10.Deborah Iurato (Alexia): 38 punti

11.Lorenza Mario (Caterina Caselli): 36 punti

Tale e Quale Show 2016 – Il torneo | Esibizioni puntata 11 Novembre

A calcare per prima il palcoscenico ad inizio serata è stata Lorenza Mario. Il personaggio a lei commissionato è Caterina Caselli; la tenue somiglianza e l’effetto bianco&nero fanno piombare il pubblico alla fine degli anni Sessanta. Poca la corrispondenza nella voce, che nel finale si stenta a sentire e di conseguenza a comprendere. Questo le vale l’ultimo posto. Bianca Atzei, che è riuscita per una manciata di voti a qualificarsi per il torneo, ha interpretato Giusy Ferreri. Il tutto nel complesso è appetibile grazie alla vocalità conforme all’originale. Ci si aspettava qualcosina in più, forse, per il trucco, che poteva essere meglio indirizzabile. La statura la ha aiutata notevolmente.

È Freddie Mercury la popstar affidata a Francesco Cicchella. Il campione dello scorso anno ha saputo ben dosare la propria voce, portandola ad un amabile livello di esecuzione. Più sorprendente ancora con la postura e le movenze, tipiche del cantante. Ottiene, dunque, la prima standing-ovation. Serata particolare per Massimo Lopez che, oltre a incontrare il suo grande amico storico Tullio Solenghi (che ha peraltro provveduto al rito della rasatura dei baffi), ha omaggiato i tratti distintivi di Nicola Di Bari. Tra l’entusiasmo dei coach e del pubblico, il risultato è ben riuscito. Buona la similarità vocale; trucco e mimica hanno collaborato nell’effetto visivo finale.

La vincitrice della gara terminata sette giorni fa, Silvia Mezzanotte, ha portato davanti ai giudici la grande personalità di Celine Dion, accompagnata dall’imitatore Antonio Mezzancella, nei panni di Andrea Bocelli. L’atmosfera “da favola” coinvolge lo studio, ma ai fini della gara il risultato è appena sufficiente. Sonorità pop/dance, invece, per Deborah Iurato e la sua Alexia. Ad emergere nella performance, è la voce dell’ex concorrente di Amici e non quella della cantante ligure. Le va dato atto, però, di aver trascinato il pubblico in sala. Momento delicato, quello affrontato da Manlio Dovì, che ha dovuto impersonare il toscano Francesco Nuti. Il rischio di inciampare in una imitazione “fragile” era altissimo, ma il comico ha commosso la giuria con un’aria melanconica ed un grande trasporto. Leggermente forzata la voce, anche se pare che questa sia stata una licenza che si è concesso d’accordo con i vocal-coach.

Si è visto scippare la vittoria per una manciata di voti, ma questa settimana è servita a Tullio Solenghi per affilare nuovamente le unghie ed affrontare la nuova sfida. La determinazione su cui ha improntato la riproposizione di Fred Buscaglione lo ha messo al riparo dalle basse posizioni in classifica. Degno di nota il lavoro teatrale svolto. Il giovane Davide Merlini si è misurato, invece, con Sting, nella versione del 1986 in gruppo con “I Police”. La parola giusta stavolta è anonimia. Nessun guizzo particolare nel corso dell’esibizione; scarsa somiglianza fisica e voce poco omogenea; dopo i buoni riscontri delle scorse settimane, un piccolo cedimento ci sta. Sale in classifica grazie ai voti dei compagni. Infine, il comico toscano Leonardo Fiaschi, dopo l’interpretazione della scorsa settimana, che gli è valsa la sesta posizione nella classifica definitiva, ha portato in studio Enrico Ruggeri. Se fisicamente non ci siamo, il caratteristico timbro del cantante milanese viene centrato.

Per la nona puntata, si è dovuto triplicare Gabriele Cirilli, che per la rubrica “A grande richiesta” ha interpretato le componenti di “The Ritchie Family”. Era quello che serviva alla fine della lunga carrellata di esibizioni di standard prominente. La leggerezza del sulmonese stavolta è apprezzata.

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