Alcuni fascicoli che a sfogliarli possono sembrare solo “di servizio”, in realtà riescono a darci una fotografia ad alta risoluzione di situazioni difficilmente osservabili perché in continua trasformazione, come quella della ricezione televisiva italiana. Spieghiamo subito che l’Osservatorio TV Eutelsat 2016 è un’analisi su larga scala realizzata su più paesi che misura le modalità e le tendenze di ricezione televisiva. A questo proposito, è stato presentato a Roma il documento sulle tendenze del panorama televisivo nel nostro paese: la ricerca di mercato è stata condotta da marzo ad aprile 2016 attraverso 2000 interviste faccia a faccia e integrata con dati secondari.
L’Osservatorio Tv Eutelast 2016 certifica che praticamente tutte le famiglie italiane hanno un televisore (il 98%) e che la gran parte di questi ha uno schermo in hd (81%). La visione dei contenuti lineari in Italia rimane la più alta dell’Europa occidentale con una media di ben 4 ore e 40 minuti per utente al giorno. Dati non imprevedibili ma comunque significativi.
La prima piattaforma per la ricezione televisiva multi-canale è, ça va sans dire, il digitale terrestre (65%). E la ricezione satellitare continua ad aumentare raggiungendo il 34% delle famiglie italiane, vale a dire 8,4 milioni di case (+3% rispetto agli ultimi rilevamenti del 2013). Su una base nazionale di 25 milioni di abitazioni tv, una su tre si poggia sulla ricezione satellitare. Le abitazioni che ricevono la tv esclusivamente tramite la rete terrestre sono 16 milioni, mentre la base IPTV (sigla che sciolga recita Internet Protocol Television) nei distretti urbani è lentamente avanzata. Continuiamo.
Il 95% delle abitazioni satellitari in Italia è servito da un satellite Eutelsat (azienda di telecomunicazioni satellitari con sede a Parigi). I satelliti Eutelsat HOTBIRD (marchio commerciale dell’operatore francese usato per designare la zona dello spazio in cui sono ubicati diversi satelliti geostazionari) ospitano già 345 canali italiani e si confermano la piattaforma preferita per i canali premium free-to-air e pay. Si configurano inoltre come il principale hub in Italia per la diffusione dell’HD, con un centinaio di canali, e la prima infrastruttura per i contenuti Ultra HD.
Sky Italia può contare su 4,76 milioni di abbonati su HOTBIRD e, Sky Italia stessa, è la piattaforma che sta guidando la transizione all’HD (3/4 degli utenti sono in grado di ricevere 65 canali HD). Sono, invece, 2,8 milioni le case italiane attrezzate per la ricezione DTH della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat, la quale offre ai telespettatori 14 canali HD e Rai 4K, il primo canale Ultra HD in Italia che è quello che in questi giorni sta trasmettendo I Medici – Masters of Florence.