Di dieci cose fatte te n’è riuscita mezza, cantava Jovanotti nel celebre motivetto. Ebbene, del Dieci Cose fatto da Rai1 l’unico obiettivo sinora ottenuto è stato quello di scatenare polemiche. Dopo il pessimo risultato d’ascolto delle première, il programma ideato da Walter Veltroni (e condotto da Flavio Insinna con Federico Russo) ha infatti attirato non poche critiche. Dai giornali agli scranni della politica, passando per i social, il tonfo del ‘nuovo sabato sera’ del servizio pubblico non è passato inosservato. E ora c’è chi chiede già la sospensione dello show.
Ad alzare i toni nel giudizio su Dieci cose è stato in particolare il senatore Maurizio Gasparri, che in una nota al vetriolo ha richiesto “un immediato chiarimento in Vigilanza sui costi dettagliati del programma“. Il politico si è anche domandato quanto sia stato pagato Walter Veltroni, polemizzando su presunti favoritismi in Rai alla casa di produzione Magnolia (non è la prima volta che il parlamentare agita questa argomentazione).
“Il programma di Veltroni ha registrato uno share del 10,9 per cento sabato sera in prima serata su Rai Uno. Un vero flop, con la concorrenza di Canale 5 nettamente in vantaggio. Con scelte così azzardate si danneggia la Rai. Il programma di Veltroni, tra l’altro, si è avvalso di ospiti importantissimi, da Buffon a Mannoia, da Frassica a Marcorè e così via. Ma nonostante il dispendio di risorse (pare superiore al milione di euro a puntata) il risultato è stato devastante. Per quale ragione Veltroni, dopo aver fondato il Pd e aver abbandonato la politica in seguito a cocenti sconfitte, deve affossare la Rai?” ha attaccato Gasparri.
Il senatore ha annunciato di voler discutere la questione già nella prossima seduta della Vigilanza Rai (dove, peraltro, di recente si è anche polemizzato sui flop di Politics). Drastica la sua conclusione:
“È ovvio che lo spettacolo debba essere sospeso, anche per non creare altri danni ai fini della raccolta pubblicitaria“.
E tra le critiche a Dieci cose si è aggiunta anche quella di Vittorio Feltri, che dalle colonne di Libero ha bacchettato il nuovo programma di Rai1. Il giornalista ha parlato di “risultato disgustoso“, soffermandosi poi sulla trasmissione “costata un patrimonio ossia un milione a puntata che, moltiplicato per quattro puntate, fanno quattro milioni“. Di seguito, il direttore si è espresso così sull’ideatore Veltroni:
“Che titoli ha costui per ricoprire simile incarico? Uno solo che ci pare insufficiente: suo padre era un caporedattore dei notiziari Rai. Noi rispettiamo Veltroni, per carità, anche se nei panni dello statista non è riuscito a svettare, ma non ci sembrava il caso di mettergli nelle mani quattro milioni per organizzare una specie di fallimento“.
Il debutto incerto del programma risuona ancora nei corridoi di Viale Mazzini, dove già si pensa a come affrontare la sfida degli ascolti di sabato prossimo senza spargimenti di sangue. E, secondo, alcuni non è da escludersi che dopo il flop scattino provvedimenti interni.
1. Luca ha scritto:
19 ottobre 2016 alle 12:45