Mentre in questi giorni è al centro delle cronache statunitensi (e non solo) per via di un chiacchieratissimo crossover con New Girl, Brooklyn Nine-Nine debutta qui in Italia con la terza stagione. La police-sitcom ambientata nell’immaginario 99° distretto di polizia di New York ci aspetta, infatti, su Comedy Central, a partire dalle ore 21.00 di questa sera.

Ci eravamo lasciati con l’addio del capitano Holt (Andre Braugher) e l’avvicinamento tra il detective Jake Peralta (Andy Samberg) e la competitiva collega Amy Santiago (Melissa Fumero). E da qui riprende il nuovo ciclo di episodi, aprendosi con l’arrivo di un nuovo capitano e con il prosieguo della relazione tra Jake e Amy, ora costretti a fare i conti con i propri reciproci sentimenti.

Più che la reale evoluzione dei fatti, però, a suscitare maggiore curiosità è il modo in cui questa serie tenterà di dare un punto di svolta alla propria narrazione. Se la prima stagione si era infatti imposta come una novità, insolita nel parodiare un genere come il crime, spesso presosi troppo sul serio, gli episodi successivi sembravano aver perso parte del loro smalto. L’impressione era infatti di trovarsi davanti a un racconto divertente ma a lungo andare ripetitivo arroccato sulle uniche spalle dell’irriverente Andy Samberg.

Una leggera perdita d’identità, quindi, accentuata ancor più da una progressiva scomparsa dell’elemento narrativo forse migliore: il capovolgimento delle leggi del procedural, qui sdrammatizzate da criminali improbabili e da una risoluzione dei casi tutt’altro che ortodossa. A riprova di ciò, un rapporto altalenante con gli spettatori, da un lato entusiasti della particolarità della serie, ma dall’altro poco costanti nel ripagarla con risultati lineari in termini di ascolti. Chi non sembra invece aver mai avuto dubbi sulle potenzialità e sulla resa di questa sitcom è la critica, talmente soddisfatta da eleggerla uno dei prodotti comedy migliori degli ultimi anni.

Gli autori hanno comunque provato a ritrovare la bussola, cercando di puntare maggiormente sull’evoluzione e sulla crescita dei personaggi. La terza stagione si preannuncia così più coinvolgente ed esilarante delle precedenti, con un netto cambio di rotta e un ritorno alle risate cui ci aveva abituato in partenza. Per verificare la concretezza di queste promesse, basta rispondere “presente” al doppio appuntamento di questa sera con i primi due episodi. Questa volta vale la pena fare un tentativo.

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