Nella quarta puntata della seconda stagione di Hotel da Incubo, in onda questa sera su Nove, Antonello Colonna andrà nella provincia di Terni per correre in auto dell’agriturismo La Mela Rossa, un luogo dove disordine e incuria stanno avendo la meglio e dove una madre non riesce a farsi rispettare dai suoi figli.
Hotel da Incubo 2: La Mela Rossa
Nel verde della campagna umbra, a 15 km da Terni, sorge l’Agriturismo La Mela Rossa, un vero e proprio villaggio agrituristico – con camere, ristorante, fattoria didattica, piscina, orto, allevamento di animali – gestito da Nunzia e dalla sua famiglia: il marito Fabrizio e i tre figli, Cristofer, Tomas e Miscelle.
Questo agriturismo è il sogno di Nunzia: stanca della sua vita da rappresentante, nel 2003, spinta dal bisogno di stanzialità e dal desiderio di creare un’attività per i suoi tre figli, decide di prendere in gestione La Mela Rossa e trascina con sé tutta la sua famiglia che però, fin da subito, non risponde positivamente a questo progetto. Fabrizio, il marito, patisce la distanza dalla città, mentre i tre figli della coppia sono ancora piccoli. Nunzia si ritrova così a fare tutto da sola. All’inizio è soddisfatta, perché i clienti apprezzano l’atmosfera della fattoria e accorrono numerosi. Tuttavia nel corso degli anni la stanchezza inizia ad avere il sopravvento e l’attività comincia pian piano a risentirne. Nunzia è costretta a lavorare fino a 20 ore al giorno per occuparsi di tutto: dalla cucina all’orto, dalle camere alla colazione. Peraltro, non riesce a scindere il ruolo di mamma e quello di capo: i suoi figli, ormai cresciuti, non rispondono positivamente ai suoi ordini, perché non la percepiscono come “il datore di lavoro”. E come se non bastasse, tra i tre ragazzi le discussioni non mancano. Il marito Fabrizio, dal canto suo, continua a vivere da artista: non avendo mai condiviso la scelta di prendere in gestione una fattoria, ha cercato di ritagliarsi il proprio spazio in campagna dedicandosi all’arte e all’intrattenimento musicale dei clienti, ma, a conti fatti, è di poco aiuto e si defila quando arriva il momento di risolvere i problemi.
Tocca a Nunzia, quindi, andare a tappare i buchi lasciati dal suo “staff-famiglia”. Come se non bastasse, all’interno dello staff, tutti hanno la propria idea su come gestire l’attività e questo essere tutti contro tutti ha portato ad una situazione di anarchia che si fa sempre più pericolosa. L’agriturismo sta perdendo il suo smalto ed è diventato tutto fuorché un luogo di relax nel verde. Disordine, arredi abbandonati, incuria, disorganizzazione, mancanza di comunicazione rendono molto difficoltoso far vivere agli ospiti un’esperienza positiva.
Hotel da Incubo 2: l’effetto Colonna
Il bisogno di cambiare rotta sulla carta c’era dunque eccome: i consigli di Chef Colonna saranno stati risolutivi? Stando ai pochi commenti presenti sulla pagina Facebook evidentemente sì, perchè gli ultimi clienti si dichiarano molto soddisfatti. Ma, ad onor del vero, anche in precedenza non si erano registrati particolari lamentele: che la presenza solare della titolare bastasse a non far notare ai clienti i disagi?
“Bellissimo agriturismo, con un’accoglienza unica e cucina con prodotti tipici del posto. Bella la piscina sempre gradita dai bimbi, circondata da alberi carichi di frutta. Nunzia continuate così! A presto”
“Siamo stati molto bene, cucina ottima. Accoglienza calorosa, purtroppo il brutto tempo non ci ha permesso di godere degli spazi esterni. Ci torneremo presto per approfittare della splendida piscina”
“Si mangia troppo e bene!brava Nunzia torneremo!!ti dava la sensazione di essere un unica famiglia!”