Sino a qualche mese fa, Ilary Blasi la ricordavo principalmente come ‘moglie del Capitano‘ e bella ‘letterina di Passaparola‘. Mai avevo considerato di rilievo l’apporto dato dalla sua conduzione a Le Iene, programma che l’ha vista protagonista per 8 anni e che la vedrà nuovamente al timone tra qualche giorno.
Poi l’illuminazione, arrivata, per assurdo, grazie all’anno sabbatico che la Blasi si è concessa per dedicarsi alla maternità. Simona Ventura non avrebbe dubbi: “ha brillato per la sua assenza”. E, forse, non avrebbe tutti i torti. Proprio la mancanza di Ilary, infatti, mi ha fatto valutare positivamente la sua conduzione de Le Iene. Conduzione che, in mano a nomi ben più blasonati, ha tolto al programma quel brio e quell’irriverenza che ben riuscivano a rendere Blasi e Mammucari. Chi l’avrebbe mai detto!
Nello stesso momento, ho pensato che quella che inizialmente mi sembrava una scelta sbagliata, avrebbe potuto rivelarsi una piacevole sorpresa: la conduzione del Grande Fratello VIP. D’altro canto, Ilary non ha nulla da perdere: è sufficientemente distante dal mondo che le telecamere avrebbero spiato 24 ore su 24 ma, al tempo stesso, lo avrebbe potuto ‘dominare’, forte della sua posizione di ‘first lady de Roma‘.
A ciò si aggiunga la chiara mission degli autori della Blasi: far tesoro delle critiche da sempre rivolte alla Marcuzzi, quasi a voler sottolineare che “con Ilary è tutta un’altra storia”. Ed in effetti si è trattato di una storia decisamente diversa: la conduttrice tutto ha fatto fuorchè l’amica dei vip in gara, li ha punzecchiati, li ha simpaticamente presi in giro e ha riservato loro non di rado battutine inaspettatamente dissacranti.
Forse anche troppo. In alcuni momenti sembrava, difatti, che quello della Blasi più che un tratto distintivo della sua conduzione fosse un copione da seguire con estrema disciplina. Per contro, i VIP spesso sembravano darle poco ascolto. Ma è tutto perfettibile.
Certo, la Blasi non è una fuoriclasse del palco, ma la sua conduzione – arrivata dopo una gavetta di tutto rispetto – è partita col piede giusto, capace di dare, da una parte, quella freschezza che Mediaset vuole imprimere al format per attutire l’onta trash, dall’altra di poter contare su un’irriverenza che serve al GF per stuzzicare delle dinamiche studio-casa sino ad ora poco esplorate.
Sicuramente servirebbero un pizzico di autorevolezza e di rigore in più in determinati momenti per creare maggiore tensione. Ma se la prima non si conquista, sul secondo si può lavorare benissimo. D’altro canto, la ‘gestione Marcuzzi’, che a inizio serata sembrava un ingombrante spettro, a fine puntata era già un lontano ricordo.
1. Fabrizio ha scritto:
20 settembre 2016 alle 14:49