Ogni mattina in Africa una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Allo stesso modo, ogni giorno a Mattino Cinque un ospite arriva e sa che dovrà parlare più in fretta del conduttore o rischierà di non riuscire a finire una frase. Questo, in sintesi, il mood del programma, quest’anno come sempre.
Mattino Cinque: fretta eccessiva per Francesco Vecchi
La nuova edizione di Mattino Cinque è iniziata e, nonostante l’arrivo di un nuovo conduttore Francesco Vecchi, le cose non sono cambiate granché rispetto alla passata edizione, quando fummo addirittura costretti a mandare il programma dall’analista: il numero probabilmente eccessivo di notizie, di ospiti e collegamenti continua a farsi sentire, con risultati talvolta imbarazzanti.
Nella prima puntata, ad esempio, Vecchi ha sospeso all’improvviso un collegamento zittendo di conseguenza l’ospite Veronica Gentili, nel bel mezzo di un dibattito politico con protagonista il discusso Matteo Salvini; questo perchè probabilmente la presenza del segretario della Lega Nord era ciò che più premeva, ed infatti non sono mancate esternazioni forti sul problema immigrazione – “ormai li andiamo a prendere a casa loro“, ha detto Salvini – o alla “buona scuola” di Renzi da lui definitiva “una boiata pazzesca“.
Tra dibattiti sulle Madonne piangenti, le immancabili ricette di Samya e l’approfondimento sul terremoto con tanto di pubblica beneficenza fatta dall’ospite in collegamento Flavio Briatore, la frenesia mattutina è stata riconfermata. Ma dev’essere proprio un mood della prima parte del giorno dal momento che, tornando in qualche modo a Salvini, anche Elisa Isoardi sta facendo la stessa cosa nel suo Tempo & Denaro.
E in linea di principio non è un male, perchè il mattino ha l’oro in bocca e la dinamicità ben gli si addice. Però senza esagerare: bisognerebbe approfondire un po’ di più, o scegliere qualche notizia in meno, per evitare l’affanno dei conduttori che fanno del proprio meglio e risultano anche gradevoli, benchè sempre freddi e poco affiatati. Colpa, questa, anche del fatto che condividono pochissimo gli spazi.
Un peccato soprattutto per Federica Panicucci, che ha dalla sua una gentilezza e una grazia fuori dal comune, ma che non si può non considerare un po’ intristita, ricordando l’energia dei bei tempi del Festivalbar. E’ vero che sono passati tanti anni ma, sarà che lei è rimasta quasi identica, in un format come questo sembra quasi ingabbiata.
1. fab8922 ha scritto:
15 settembre 2016 alle 12:03