Non sono cattivo, è che mi disegnano così. Matteo Renzi non ci sta a passare come il grande manovratore dei vertici e dei palinsesti Rai. “Non ho messo bocca sulle nomine” ha precisato il premier intervenendo ieri alla festa del Pd di Villalunga di Casalgrande. Intervistato da Enrico Mentana, l’inquilino di Palazzo Chigi ha ribadito di essere estraneo alle decisioni prese in quel di Viale Mazzini, e poco importa se i nuovi arrivati non sembrano affatto sgraditi al governo. Sarà una fortunata casualità.
“Sono arrivato dicendo ‘via i partiti dalla Rai’ e per 1 anno non ho incontrato né il presidente della Rai né il Dg. Poi c’erano le nuove nomine da fare ed è chiaro che il governo indica i suoi nomi. Per fare il Dg ho detto basta persone che non si occupano di tv e abbiamo scelto Campo Dall’Orto che viene dalla tv, uno che ha sempre fatto televisione. Dopodiché non ho più messo bocca su niente al punto che, sfido chiunque, a dirmi una persona assunta in Rai su mia indicazione: me ne basta uno su 11mila dipendenti Rai” ha dichiarato Renzi.
Il premier ha così rispedito al mittente le critiche seguite nei giorni scorsi alle nomina dei nuovi direttori di testata. “Dei direttori dei tg interessa ai giornalisti e ai politici, non ai cittadini” ha affermato, liquidando la questione. Poi, entrando nel merito delle scelte effettuate a Viale Mazzini, Renzi ha definito Bianca Berlinguer “una bravissima professionista” ed ha aggiunto:
“Se dopo sette anni che fa il direttore del Tg3 le fanno fare, non io ma la Rai, un programma tutti i giorni con Santoro e hanno anche un paio di seconde serate. Vi sembra un’epurazione? Sfido chiunque a sostenere il contrario“.
Il leader del Pd si è mostrato quasi infastidito da certe critiche. “Nel momento in cui si fanno le scelte se si cambia qualcuno viene naturale dire ‘l’ha cacciato Renzi’, persino su Mercalli che fa le previsioni, ma che gli ho fatto io?” ha proseguito Renzi, riferendosi alla cancellazione del programma Scala Mercalli, imputata dal conduttore al fatto di aver trattato temi scomodi per il Governo, come le trivelle e le grandi opere.
“Se Campo Dall’Orto ha fatto queste scelte buon per lui” ha ribadito l’ex rottamatore. “Poi dopo tre anni se ha fatto bene viene confermato, se no va via“.
Dopo le affermazioni del premier torna d’attualità il dubbio che nei giorni scorsi insinuavamo su queste pagine: forse a Viale Mazzini c’è qualcuno più renziano di Renzi?
1. Luca ha scritto:
11 agosto 2016 alle 09:07