Tra documentari e numerosi cicli di pellicole a sfondo erotico, in prima come in seconda serata, Cielo ha fatto da tempo del sesso una componente importante del suo palinsesto. Del resto il canale diretto da Antonella D’Errico (qui una nostra intervista) punta ad un pubblico adulto, che ha dimostrato di apprezzare l’offerta a “luci rosse”, difficilmente rintracciabile in altre reti in chiaro. Un’offerta di stampo erotico, libera da tabù, che rappresenta da parte di Cielo una sorta di percorso di emancipazione dalle ipocrisie di altri tempi, e che vuol dare all’erotismo una sua dignità. Proprio in questo progetto di rete si inserisce il film Estasi, in onda questa sera alle 21.15 in 1^Tv e in versione integrale all’interno del ciclo XXX Visioni Erotiche.
La pellicola, diretta da Gustav Machatý, non è uno dei tanti film a sfondo erotico, realizzati spesso di corsa e con pochi mezzi, ma una vera e propria pietra miliare del genere. E’ un film che ha gettato le basi dell’erotismo cinematografico. La pellicola, datata 1933, mostra per la prima volta un nudo integrale e racconta la passione dell’orgasmo interpretato dall’attrice Hedy Lamarr.
Estasi è un film che ha fatto da apripista al filone erotico, il quale assumerà declinazioni sempre più audaci e talvolta artistiche. Oggi l’erotismo mostrato in Estasi sarebbe considerato praticamente innocente, eppure il film è stato uno dei più censurati della storia del cinema, perché celebrativo della figura femminile, delle sue pulsioni e dei suoi bisogni.
Il film regalò il primo vero scandalo alla 2ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, fu il primo reale film anticonformista che pose in primo piano il corpo nudo, esaltandone la bellezza e la grazia attraverso anche un sapiente uso del montaggio che accostava i sensi del piacere orgasmico a immagini evocative e comuni di tutti i giorni.
Il film lanciò inoltre nell’olimpo delle star la bellissima Lamarr. L’attrice si sposò ben sei volte, ebbe tre figli e sviluppò un’ossessione per conservare la propria bellezza attraverso la chirurgia. Si narra che, all’epoca del film, l’imprenditore austriaco Fritz Mandl, allora marito dell’attrice, spinto dalla gelosia, cercò, senza troppa fortuna, di comprare tutte le copie esistenti al mondo della pellicola per toglierla dalla circolazione.
1. Luca ha scritto:
1 agosto 2016 alle 18:40