Il fatto che l’ottantenne Pippo Baudo sia stato scelto come direttore artistico e conduttore di Domenica In per la prossima stagione tv ha fatto storcere il naso a molti. “Resti a casa“, hanno detto. “Faccia spazio ai giovani“, hanno sentenziato. La prima domanda che verrebbe da porre è: quali giovani, esattamente? Chi, tra le nuove leve della tv, sarebbe in grado di gestire il pomeriggio domenicale rivolto alle famiglie? Praticamente nessuno. Perchè ci sono programmi e programmi e quei pochi giovani conduttori che ultimamente si sono rivelati validi, lo hanno fatto perchè inseriti in contesti congeniali ad ognuno di loro: la tradizionale Domenica In su Rai1 difficilmente lo sarebbe. Senza contare che gli anni d’oro della domenica pomeriggio sono finiti e se, fino a ieri, approdare al dì festivo era una promozione, oggi è una bella gatta da pelare. Ma non è questo il punto.
L’ottantenne Pippo Baudo alla guida di Domenica In
Il punto è che nella vita “normale” arriva un momento in cui in pensione ci devi andare per forza (se sei fortunato ad aver accumulato abbastanza contributi in una vita di lavoro), ma in alcuni ambiti, per esempio nel mondo dello spettacolo e in generale nelle opere di ingegno, così non è, perchè il talento e il genio vanno oltre le date, non hanno tempo e sono a loro modo eterni. Pensiamo a Rita Levi Montalcini o Margherita Hack, che hanno avuto voce in capitolo finché una voce l’hanno avuta, oppure, per restare nel mondo della tv, a Piero Angela.
Per taluni anche loro avrebbero dovuto/dovrebbero fare spazio ad altri per dare ad ognuno un’opportunità, ma sarebbe un controsenso: lasciare a casa qualcuno che ha forza, volontà, idee e molto più entusiasmo della maggior parte dei debuttanti di oggi, soltanto perchè ha i capelli bianchi, sarebbe solo un’antidemocratica democrazia. Nonché, se vogliamo, una forma di razzismo, dove la razza sbagliata sarebbe la terza età.
Il look “invecchiato” di Daria Bignardi
L’odiata e noiosa “vecchiaia”, invece, ha in sé delle risorse importanti, una su tutte l’esperienza (e per rimettere in piedi Domenica In ci vuole molta ma molta esperienza). L’esperienza è una forma di certezza, garanzia di sicurezza, di preparazione, qualcosa che rende affidabili, che diventa sinonimo di serietà. Una serietà che parte dall’immagine e che alcuni, addirittura, vogliono, cercano a forza.
A tal proposito ha molto incuriosito la scelta di Daria Bignardi, una stimata professionista abituata ad apparire in video che, una volta passata dall’altra parte della barricata e diventata direttore di rete, ha sentito la necessità di cambiare look ed eliminare qualunque fronzolo inutile dal suo aspetto, rinunciando quasi al trucco, tagliando i capelli e mostrandone striature argentee che mai le avevamo visto. La Bignardi, in poche parole, ha invecchiato la propria immagine, e ci viene il sospetto che lo abbia fatto proprio per essere presa maggiormente sul serio.
Forse, allora, sarebbe il caso di applaudire chi dopo una certa età riesce ancora a dare e fare perchè, signori, la cosa invece di indispettirci dovrebbe rincuorarci: arrivare ad ottant’anni ed oltre in buona salute, dopo tutto, è l’obiettivo primario di ognuno di noi.
1. gianni ha scritto:
8 luglio 2016 alle 15:06