Il preserale di La7 è da sempre appannaggio di telefilm stranieri che hanno saputo ritagliarsi una loro fetta di pubblico, riservando qualche volta delle belle soddisfazioni: prima Il Commissario Cordier, poi L’Ispettore Barnaby ed ora la piccola ma esplosiva Josephine, Ange Gardien hanno fatto compagnia al pubblico con le loro indagini garbate e quel sapore un po’ retrò che è diventato quasi un marchio di fabbrica. Ma dal prossimo 23 maggio si cambia decisamente musica.
A Cena da me: dal 23 maggio al 15 luglio alle 19:00 su La7
Parte infatti una nuova produzione, basata sul format inglese Come Dine With Me e riadattato con successo in ben trentasei paesi del mondo: dopo il Sud Africa, il Nord e Sud America, Spagna, Germania, Belgio, Nord Europa, Turchia, Grecia, Croazia, Israele, India e tanti altri, anche l’Italia porterà i telespettatori A Cena da me e lo farà sul canale principale di Urbano Cairo, dal lunedì al venerdì alle ore 19:00 fino al 15 luglio.
A Cena da me: il meccanismo del gioco
Ogni settimana cinque concorrenti, che non si sono mai visti prima, si ospiteranno a vicenda per una cena a casa propria, mettendo alla prova le proprie qualità di Chef: ogni giorno uno di loro preparerà un menù completo, dall’antipasto al dolce, e gli altri esprimeranno un giudizio attraverso un voto segreto, valutando la bontà del cibo, lo stile e la capacità di intrattenimento del padrone di casa. Il venerdì ci sarà la resa dei conti con l’incoronazione del vincitore, e non ci sarà un conduttore ma una voce narrante che guiderà i telespettatori e commenterà le votazioni.
Un format che di nuovo in realtà ha poco, dal momento che sembra la sintesi perfetta tra il Cortesie per gli ospiti di Real Time e i vari Quattro matrimoni e 4 ristoranti. Ma va lodato, comunque, il tentativo di La7 di svecchiare il proprio repertorio dandosi a quello che viene ormai definito “social eating“, ovvero la moda di cenare a casa di sconosciuti insieme ai quali si è destinati a diventare subito interlocutori affiatati. Ah, il logo del programma – così simile, tra l’altro, a Che Tempo Che Fa – è pessimo.
1. Luisa ha scritto:
12 maggio 2016 alle 16:46