10
aprile

Cucine da Incubo 4: Cannavacciuolo al Macrito di Marano Marchesato. Ecco com’è oggi

Cucine da incubo 4

Nella puntata di Cucine da Incubo in onda questa sera sul canale Nove, Antonino Cannavacciuolo farà tappa a Marano Marchesato, un piccolo comune in provincia di Cosenza, dove si trova il ristorante Macrito, nato da un’idea del padre di Vincenzo, attuale titolare, che vent’anni fa decise di destinare i magazzini in suo possesso alla creazione di un ristorante per i figli. Una puntata molto forte emotivamente, perchè racconta i problemi e il dolore di una famiglia che sta tentando di ricominciare dopo una tragedia che l’ha colpita.

Cucine da Incubo 4: il ristorante “Macrito”

Il locale parte in grande stile: viene inaugurato con il nome Little star (poi cambiato in Macrito, cognome dalla famiglia) e i due fratelli, Vincenzo e Franco, iniziano a lavorarci, dedicandosi anima e corpo al locale. I risultati all’inizio sono ottimi: la clientela non manca, attratta dalla novità e dalla simpatia dei due fratelli. Ma la serenità dura poco: la morte improvvisa di Franco sgretola il quasi perfetto microcosmo della famiglia e getta tutti nello sconforto. Marcella, moglie di Vincenzo e cuoca del ristorante, cerca di reagire, ma la realtà da affrontare non è semplice: la sofferenza si legge sui loro volti e il ristorante si svuota. Così gli affari cominciano ad andare male. Anche l’atteggiamento di Vincenzo, che ha perso il sorriso e il buon umore non giova alla ripresa. Pensa addirittura di chiudere tutto. Troppo teso, scorbutico con i clienti e perennemente nervoso, Vincenzo crea un clima di disagio in famiglia e si scontra con la moglie, che, nonostante le critiche (soprattutto sui suoi piatti, visto che è un’autodidatta, e sul menu ormai datato) cerca instancabilmente di tirare avanti, di motivare il marito e di infondere il suo entusiasmo.

Marcella, infatti, è speranzosa ed è convinta che nel futuro possano esserci ancora delle soddisfazioni. Ma Vincenzo vuole controllare sempre tutto, è incapace di delegare e non si fida di nessuno. Neanche di sua figlia Gilda, che da qualche anno ha iniziato a lavorare nel ristorante come cameriera. Gilda ama il ristorante e tutto quello che rappresenta e rifiuta categoricamente l’idea di disfarsene. Anche Patrizia, sorella di Marcella, arrivata ad aiutare in cucina la sorella dopo la tragedia, ha qualche difficoltà: si agita durante il servizio, non sa gestire lo stress e perde il controllo. Da piccoli screzi scoppiano spesso liti feroci in cui tutti, coinvolti direttamente o meno, intervengono a dire la loro, senza trovare soluzione. Nello staff ci sono anche Gianluca, il cugino di Vincenzo, come tuttofare, e Concetta, amica di Gilda e cameriera anche lei. Le difficoltà sono tante e c’è bisogno di qualcuno che ricordi alla famiglia Macrito che la fortuna, prima o poi, arriva per tutti.

Cucine da Incubo 4: il “Macrito” dopo l’arrivo di Cannavacciuolo

Stando alle recensioni rilasciate dai clienti su Trip Advisor, il contributo dato da Cannavacciuolo al Macrito è stato davvero notevole, con la creazione di un menù speciale che ha deliziato i palati degli ospiti.

“Locale carino e confortevole, atmosfera accogliente, personale attento e premuroso. Le pinze e le pizze sembravano buonissime ma da non perdere il menu con le ricette dello chef Cannavacciuolo! Delicatissimi gli gnocchi di ricotta con crema di piselli e i plin di melanzane con maggiorana e caciotta. Buono il fritto misto, sfiziosissime le patate cacio e pepe. Torneremo sicuramente”

“Anche se di sabato e con il locale pienissimo il servizio è stato eccellente e la pinsa ottima… la distanza dal centro città è ampiamente compensato dalla cucina…tradizionale o pinsa che sia”

Ad onor del vero, a livello gastronomico i commenti erano più che positivi anche prima, soprattutto per la pizza che ha convinto più di un napoletano. I clienti segnalano cambiamenti soprattutto a livello di accoglienza del cliente ed organizzazione del lavoro, ora ineccepibile.



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