Un viaggio attorno al mondo alla scoperta delle diverse culture e religioni. Alla ricerca del trascendente. Morgan Freeman affronta le grandi domande dell’umanità e scruta l’universo del sacro: da stasera – 7 aprile – l’attore statunitense sarà in onda su National Geographic (canale 403 di Sky) con The Story of God, una nuova serie in sei episodi da lui stesso prodotta e dedicata alla riflessione su Dio. Girando il Pianeta, Frieman approfondirà alcune grandi questioni che hanno da sempre interrogato le religioni ed influenzato l’evoluzione della società.
Chi è Dio? Da dove viene? Perché permette che accadano cose brutte? Cosa succede quando moriamo? Ci sono domande comuni a tutta l’umanità, ed è proprio a questi interrogativi che Morgan Freeman cercherà di rispondere in The Story of God. Per farlo, l’attore viaggerà alla scoperta dei luoghi simbolo delle religioni dei nostri antenati, come le millenarie rovine di Göbekli Tepe in Turchia o il sito neolitico di Stonehenge. Ma si riferirà anche alle confessioni religiose oggi più diffuse, confrontandole tra loro ed evidenziandone le somiglianze.
Ogni puntata di The Story of God approfondirà una tematica precisa. Si parte stasera con la vita dopo la morte. Freeman incontrerà Swami Varishthananda, un monaco che lo guiderà alla scoperta della reincarnazione indù, lo studioso Enrique Rodriguez-Alegria, che collegherà i sacrifici umani aztechi alla celebrazione moderna del Giorno dei Morti, l’egittologo Salima Ikram, che lo porterà all’interno delle piramidi e Martine Rothblatt, che ha caricato i ricordi della moglie in un robot di nome BINA48 alla ricerca dell’immortalità digitale.
Nel secondo appuntamento (14 aprile) Freeman parlerà della fine del mondo: l’Apocalisse. Lo vedremo a Qumran alla scoperta dei Rotoli del Mar Morto, a Roma per indagare i simboli del male e in Guatemala per determinare se davvero i Maya predissero la fine del mondo. Il 21 aprile ci sarà una puntata sulla ricerca di Dio, il 28 sulla Creazione. Passando da esponenti del Vaticano a studiosi dell’Islam del Cairo, Freeman incontrerà anche filosofi indù, e andrà alla ricerca di prove dell’esistenza del Giardino dell’Eden a Gerusalemme. Le radici del male saranno affrontate il 5 maggio, mentre l’ultima puntata (12 maggio) sarà dedicata al fenomeno dei miracoli.
Il confronto tra le varie culture sarà una costante di ogni appuntamento. Le telecamere osserveranno i rituali religiosi più significativi e talvolta il conduttore si sottoporrà ad esperimenti scientifici per scoprire come le frontiere delle neuroscienze e della cosmologia si intersechino con la religione tradizionale. The Story of God – da oggi alle 20.55 su National Geographic – verrà trasmesso dal canale tematico in 171 paesi e in 45 lingue diverse.