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aprile

COME FAI SBAGLI: SPUNTI INTERESSANTI MA IL RACCONTO E’ ESTREMIZZATO

Come fai sbagli - Caterina Guzzanti

Con il misero 12.4% di share ottenuto ieri sera con la messa in onda della terza puntata, Come fai sbagli va ad unirsi all’ormai folto gruppo di fiction cassate dal pubblico in questa stagione televisiva. Titoli su titoli che rischiano di far vacillare la fiducia generale nei confronti di un genere, la fiction appunto, che fino a ieri era quasi sempre garanzia di ascolti.

Come fai sbagli: un nuovo modo di raccontare la famiglia

Se a collezionare i flop più clamorosi è stata Canale 5 – con I Misteri di Laura, Tutti insieme all’improvviso e la garkiana Non è stato mio figlioRai 1 quest’anno ha (semi) fallito con il suo genere migliore, quello familiare: dopo gli appena “accettabili” risultati di E’ arrivata la felicità e Tutto può succedere, anche Come fai sbagli è crollata, vanificando in parte il buon lavoro fatto per distinguere tra loro questi prodotti che, sì, vertevano sullo stesso argomento, ma lo affrontavano ognuno in modo diverso e originale.

In Come fai sbagli la cifra stilistica scelta è stata quella dell’ironia e del paradosso, con la messa in scena dei conflitti e delle differenze tra due famiglie che, per una volta, non provenivano una dal sud ed una dal nord della penisola, ma adoperavano semplicemente due metodi educativi opposti. Fronti complementari ma, purtroppo, un tantino estremizzati: gli espedienti usati nella narrazione sono risultati a tratti eccessivi, inverosimili, il che ha tolto mordente al prodotto che, invece, mirava ad indagare la realtà contemporanea.

Il realismo però lo si può trovare lo stesso nel corso delle puntate, cercandolo con pazienza nei commenti a freddo del narratore Walter Spinelli (Daniele Pecci): dalla sua voce arrivano puntualmente spunti interessanti e riflessioni sul ruolo del genitore che colpiscono ed affondano molto più dei dialoghi della serie, nei quali manca quel sarcasmo vivace che lì invece impera.

Non male neanche il cast, nel quale figurano alcuni attori poco noti ma efficaci e volti noti in vesti nuove: oltre al poliedrico Pecci si distinguono una “insopportabile” (per il personaggio) Loretta Goggi ed una compitissima Caterina Guzzanti, sorprendente nelle vesti dell’impeccabile e religiosa madre di famiglia Laura.

Nel complesso, l’ennesimo strano caso della serialità italiana che non convince quando invece ne avrebbe tutti i mezzi.

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7 Commenti dei lettori »

1. grilloparlante ha scritto:

4 aprile 2016 alle 16:50

La prima puntata mi aveva lasciata freddina, la seconda non l’ho nemmeno vista. Ieri ho guardato la terza un pò per forza di inerzia un pò per mancanza di alternative, e mi è piaciuta un sacco. Mi sono ritrovata in tante situazioni.
Daniele Pecci è proprio bravo (come sempre), e il suo è il personaggio che risulta più “familiare”. Un pò troppo sopra le righe la moglie frikkettona e l’insopportabile figlia adolescente.
In quanto alla famiglia Piccardo, adoro. Personaggi e interpreti.
Forse la fiction paga un pò l’assenza di attori “di grido”. Il cast è valido, ma privo di nomi di richiamo. Per me è lodevolissimo investire su volti poco noti, ma a volte quei nomi a cui il pubblico è affezionato e avvezzo fanno la differenza al di là della qualità del prodotto.
Comunque consiglio a chi finora era rimasto freddino come me, di dare alla fiction un’altra chance.



2. Jair ha scritto:

4 aprile 2016 alle 17:02

Anche secondo me la qualità è andata in crescendo, anche se è vero che è un po’ troppo estremizzata nelle situazioni e i dialoghi spesso non sono forti (concordo sui monologhi che li superano in qualità)
Manca quel qualcosa che non saprei dire esattamente, come commedia “è arrivata la felicità” l’ho trovata in generale molto meglio anche se non premiata dagli ascolti

Comunque alla domenica perchè le fiction un po’ pagano, tra il giorno di festa e gli eventi sportivi (per me è influente anche quale è la partita del posticipo serale di campionato) il pubblico è inferiore, in un giorno della settimana qualunque forse avrebbe fatto di più. Ieri poi è evidente che aveva una parte di pubblico in condivisione con Non è stato mio figlio e che ha preferito sintonizzarsi appunto su Canale 5



3. La pagella di 90Milly ha scritto:

4 aprile 2016 alle 17:26

La sciüra Milly (90 anni) Rai-Addicted boccia in toto tutte queste fiction per un semplice motivo: troppi personaggi, troppe storie, troppa confusione.
Apprezza le fiction Don Matteo e i Vari detective Proietti, storie semplici con pochi personaggi.
Ecco il motivo che non sfondano certe fiction.
Boccia pure Garko in questa nuova fiction per la stessa motivazione.
E visto che il pubblico Rai è piuttosto anziano, il dado è tratto.



4. GAETANO ha scritto:

4 aprile 2016 alle 17:59

Delle tre nuove fiction familiari proposte da Raiuno COME FAI SBAGLI è SENZA DUBBIO LA MIGLIORE.



5. Antonio Sanna ha scritto:

4 aprile 2016 alle 18:58

Ho visto la prima puntata, un pò lenta ma apprezzabile,bel cast giovane e nuovo, simpaticissimi i più noti Pecci, Guzzanti, Einaudi e Goggi e molto divertente, col proseguire si è ripresa direi, mentre E’ arrivata la felicità e Tutto può succedere le ho amate tantissimo! Sicuramente la pecca è la domenica visto che si scontravano col Segreto, e magari in settimana avrebbero guadagnato qualcosina….



6. Manolo ha scritto:

4 aprile 2016 alle 23:01

Anch’io sono dello stesso parere di coloro che hanno scritto prima: la fiction è stata un crescendo. La terza puntata ancora più bella e coinvolgente. La fiction ha iniziato ha perdere ascolti perché la seconda puntata è andata in onda la domenica di Pasqua e forse la scelta di mandarla in onda in tale occasione non ha premiato. Abile poi la mossa di Canale 5 di contrapporre la fiction con Garko il 3 aprile.



7. Anna Maria ha scritto:

5 aprile 2016 alle 10:16

A scanso di equivoci ,non si potevano trovare aggettivi diversi,per il personaggio di Loretta Goggi, definito “insopportabile”?La sua “Nonna Nora”,anche se “sopra le righe”e “rompiscatole”,è risultata finora la più divertente e convincente nell’interpretazione !Ci si dovrebbe chiedere piuttosto, come mai la “Rai”"scomodi”una grandissima come Loretta Goggi che è stata determinante per il successo di “Un’altra vita”,per 3 scene…perchè un’artista del suo calibro ,che dovrebbe essere la protagonista di una fiction,è “sfruttata” così malamente?Se il suo ruolo fosse stato più centrale all’interno della storia,i risultati sarebbero stati ben diversi !E non è un caso che la fiction ,sia “crollata”proprio alla 3 puntata,quando la Goggi non c’era….



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