Con il misero 12.4% di share ottenuto ieri sera con la messa in onda della terza puntata, Come fai sbagli va ad unirsi all’ormai folto gruppo di fiction cassate dal pubblico in questa stagione televisiva. Titoli su titoli che rischiano di far vacillare la fiducia generale nei confronti di un genere, la fiction appunto, che fino a ieri era quasi sempre garanzia di ascolti.
Come fai sbagli: un nuovo modo di raccontare la famiglia
Se a collezionare i flop più clamorosi è stata Canale 5 – con I Misteri di Laura, Tutti insieme all’improvviso e la garkiana Non è stato mio figlio – Rai 1 quest’anno ha (semi) fallito con il suo genere migliore, quello familiare: dopo gli appena “accettabili” risultati di E’ arrivata la felicità e Tutto può succedere, anche Come fai sbagli è crollata, vanificando in parte il buon lavoro fatto per distinguere tra loro questi prodotti che, sì, vertevano sullo stesso argomento, ma lo affrontavano ognuno in modo diverso e originale.
In Come fai sbagli la cifra stilistica scelta è stata quella dell’ironia e del paradosso, con la messa in scena dei conflitti e delle differenze tra due famiglie che, per una volta, non provenivano una dal sud ed una dal nord della penisola, ma adoperavano semplicemente due metodi educativi opposti. Fronti complementari ma, purtroppo, un tantino estremizzati: gli espedienti usati nella narrazione sono risultati a tratti eccessivi, inverosimili, il che ha tolto mordente al prodotto che, invece, mirava ad indagare la realtà contemporanea.
Il realismo però lo si può trovare lo stesso nel corso delle puntate, cercandolo con pazienza nei commenti a freddo del narratore Walter Spinelli (Daniele Pecci): dalla sua voce arrivano puntualmente spunti interessanti e riflessioni sul ruolo del genitore che colpiscono ed affondano molto più dei dialoghi della serie, nei quali manca quel sarcasmo vivace che lì invece impera.
Non male neanche il cast, nel quale figurano alcuni attori poco noti ma efficaci e volti noti in vesti nuove: oltre al poliedrico Pecci si distinguono una “insopportabile” (per il personaggio) Loretta Goggi ed una compitissima Caterina Guzzanti, sorprendente nelle vesti dell’impeccabile e religiosa madre di famiglia Laura.
Nel complesso, l’ennesimo strano caso della serialità italiana che non convince quando invece ne avrebbe tutti i mezzi.
1. grilloparlante ha scritto:
4 aprile 2016 alle 16:50