L’avventura televisiva di Baciato dal sole non è partita bene, nonostante l’attesa creata dai continui e ripetuti spot pubblicitari sui canali Rai: le prime tre puntate hanno raccolto uno share medio del 15.15%, segno che la fiction che racconta il mondo della tv da di dentro non ha colpito al cuore il pubblico, limitandosi appena alla sufficienza. E non poteva andare diversamente.
Baciato dal sole: riscontro freddo per una fiction stonata
I telespettatori italiani, infatti, amano le telenovele latine e le accettano per quello che sono, ma di certo non potevano apprezzare una fiction nostrana, spacciata per attuale e al passo con i tempi, che di quelle telenovele sembra la copia caricaturale: dalla fotografia, alle ambientazioni, alla forzata intensità, tutto lascia a desiderare e appare stonato. Per non parlare della trama che crea un esasperato feuilleton in cui non manca praticamente niente: ci sono i sogni di gloria, le ingiustizie, il riscatto, l’orfano in cerca di sua madre, l’amore impossibile e sbagliato, l’amore sincero che viene dato per scontato, i soldi e il potere.
Troppo. E anche mal gestito: a fronte di un racconto temporalmente molto veloce – con il protagonista che dall’anonimato sbarca in tv, prende parte ad un talent e poi, come risarcimento per la mancata vittoria, dà vita ad uno show tutto suo – c’è stato un ritmo lento, poco coinvolgente, che non ha saputo approfittare dei continui colpi di scena facendoli sembrare roba da poco.
Il pubblico può esserne rimasto sconcertato. Come pure dall’impietosa immagine venuta fuori del “magico” mondo della tv, dipinto come un contesto ambiguo, eccessivo, dove non si agisce in base alla logica ma in base al tornaconto personale e dove i capricci degli artisti vengono assecondati e perdonati diventando assurda consuetudine.
Tutto vero, molto spesso. Ma, evidentemente, ai telespettatori questo quadro è parso inverosimile e le critiche implicite rivolte al mondo dei talent, che spopolano sul piccolo schermo proprio grazie a loro, possono aver provocato un certo disagio. Dunque l’arma principale di Baciato dal sole – ovvero l’approccio metatelevisivo – si è rivelata a doppio taglio.
Essendo già giunta a metà della sua corsa – mancano solo tre puntate – difficilmente la fiction potrà riscattarsi ed offrire un po’ di quel calore e di quell’emozione necessari per piacere e finora, purtroppo, assenti. Una vera delusione nonché una beffa, dal momento che nella sceneggiatura il programma di Elio Sorrentino, che si chiama proprio Baciato dal sole, è un successo senza precedenti.
1. giuseppe sanna ha scritto:
4 marzo 2016 alle 11:57