Perdincibacco. La Prima Repubblica non si scorda mai, canta Checco Zalone nell’ormai celebre motivetto. E infatti ieri sera ci siamo rinfrescati la memoria. A Fuori Onda, il nuovo talk show domenicale di La7, l’ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino si è reso protagonista di una sonora sfuriata ai danni di Antonio Di Pietro, l’ex pm di Mani Pulite. E son volate parole grosse.
In studio si discuteva di Tangentopoli e della sua eredità, quando ad un tratto Cirino Pomicino – che fu protagonista di quegli anni – ha perso le staffe.
“Di Pietro ha detto che la politica dell’epoca cresceva per le tangenti. Ebbene, io adesso faccio una sfida: vi chiedo di fare una verifica reddituale tra Di Pietro e il sottoscritto per capire chi ha rubato e se ha rubato” ha strillato, sferrando pugni sulla scrivania.
La proposta dell’ex ministro ha lasciato di stucco i conduttori David Parenzo e Tommaso Labate, che hanno cercato di quietare l’ospite. Ma ormai Cirino Pomicino era partito per la ‘tangente’ (è proprio il caso di dirlo). Il politico ha definito Di Pietro “mascalzone“, una persona “ignorante e in malafede“.
Ascoltata la replica dell’ex pm di Mani Pulite (“lo capisco, vive di ricordi“), Cirino Pomicino ha rilanciato la sfida: “andiamo a vedere il tuo patrimonio e il mio, perdincibacco!“.
All’indomani dell’episodio, il conduttore Tommaso Labate – apparso divertito dalla sfuriata consumatasi in studio – ha commentato così l’accaduto:
“Sarebbe sbagliato considerarla una rissa da salotto TV. Sul tavolo c’era uno dei temi chiave del racconto politico italiano degli ultimi vent’anni. Se quel tema accende ancora gli animi, è il segno che non era semplice cronaca. Era storia. Ed è una storia che deve ancora essere scritta“.
Ragionevole. Perdincibacco!