Il nuovo martedì de Le Iene avrà Pif tra i suoi protagonisti. Assieme a Nadia Toffa e Geppi Cucciari, il regista e videomaker siciliano sarà alla guida dell’inedito appuntamento infrasettimanale inaugurato dal programma di Italia1. Per l’occasione, Pierfrancesco Diliberto tornerà ad indossare l’abito scuro delle Iene, ma non più nella veste di inviato che gli appartenne agli inizi della sua carriera televisiva. Lo abbiamo incontrato.

Pif, come mai hai deciso di tornare?

Me l’hanno proposto, mi divertiva l’idea di tornare. Molti del gruppo li conosco, molti invece per me sono nuovi. Tra l’altro io ho cominciato come autore de Le Iene, poi ho fatto la iena e in seguito me ne sono andato per fare altre cose. L’idea di tornare come conduttore mi piace proprio.

Era una cosa che sognavi?

Beh, è come andare via da impiegato e tornare da Amministratore Delegato. Quindi un po’ sì, mi sarebbe piaciuto e credo di averlo anche detto in qualche intervista. Se mi avessero proposto la conduzione di un altro programma probabilmente ci avrei pensato ma Le Iene sono Le Iene.

Non ti piacerebbe, invece, tornare a fare anche l’inviato?

Per il momento no. Un po’ non ci sono più abituato e fare la iena è fisicamente stancante. Ma il motivo vero è che non ho il tempo materiale: in questo momento sto anche montando il mio nuovo film e non potrei fare la iena part time.

Che rapporto hai con Nadia Toffa e Geppi Cucciari, con cui condividerai la conduzione?

Nadia l’ho conosciuta quando lei è arrivata e io me ne stavo andando, quindi ero la iena anziana che andava ‘in pensione’. Geppi invece l’ho incontrata in varie situazioni. Quindi conosco entrambe, ma non abbiamo mai lavorato insieme. Ora, non vorrei mettere le mani avanti, ma io non ho mai fatto conduzione in studio, quindi sarà quasi un salto nel vuoto.

In questo ritorno su una generalista vera e propria ci sarà spazio anche per il tuo linguaggio specifico?

E’ chiaro che Le Iene sono una squadra, quindi metterò del mio come ciascuno degli altri metterà un pezzo di sé. Ma non è un programma mio, come invece lo è Il Testimone, che appaga completamente il mio ego (sorride, ndDM) perché ci sono io e basta.

A proposito di ego: ora fai anche il regista, ma dici di non volerti atteggiare come tale…

No, non mi piace l’idea di fare solo il film, di andare ai festival e di frequentare la televisione giusto per promuovere il mio film. Voglio rimanere quello che ero e mi piace l’idea di fare sia televisione che cinema. Il cinema è il sogno della mia vita, ma se riesco a fare anche altro perché no?

Quando uscirà il film?

Ora sono in fase di montaggio e probabilmente uscirà dopo l’estate. Dopo il film mi dedicherò alla nuova edizione del Testimone.

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